Dal 25 ottobre 2025 al 3 maggio 2026 arriva a Prato una mostra realizzata in collaborazione con la Fondazione Azzedine Alaïa, che vede protagonisti due storici talenti della haute couture francese.
L’esposizione “ALAÏA e BALENCIAGA. Scultori di forma“ ospiterà nell’ex fabbrica Campolmi sede del Museo del Tessuto venticinque creazioni di Azzedine Alaïa che dialogheranno con altrettanti capi del grande Cristobal Balenciaga, in un confronto senza tempo tra due abilissimi sperimentatori di forme e volumi.
Alaïa e Balenciaga: quando la moda è un colpo di fulmine
La storia narra che una volta chiusa definitivamente la Maison Balenciaga nel 1968 per mano dello stesso Balenciaga, il giovane stilista Alaïa venne chiamato dalla vice-direttrice vendite Mademoiselle Renée, a scegliere liberamente una selezione di creazioni del Maestro, che solo le sue abili mani avrebbero potuto rielaborare per dar loro un nuovo aspetto.
Per giovane Alaïa fu un colpo di fulmine, restò talmente stupito dalle forme, dall’architettura dei tagli e dall’abilità tecnica di ogni capo, che da allora coltivò per tutta la vita un profondo rispetto per la storia della moda e considerò l’incontro con il lavoro di Balenciaga il punto di partenza per la riscoperta dai grandi maestri che lo avevano preceduto.
Solo per citare un esempio, lo spencer di Alaïa della collezione Couture Autunno/Inverno 1986 trova diretta ispirazione nella giacca Haute Couture 1938 di Balenciaga, così come i bolero delle collezioni Autunno/Inverno 1986 e 1989 citano il bolero della Haute Couture 1940.
Azzedine Alaïa dichiarò alla Revue des Deux Mondes nel 2014: “Le clienti mi portavano abiti di Balenciaga e mi chiedevano di accorciare l’orlo: io chiedevo loro se potevo tenere gli abiti e fare invece qualcosa di nuovo per loro. È in quel periodo che ho iniziato a prendere coscienza del fatto che la moda è un patrimonio culturale, è importante dare ai giovani stilisti l’opportunità di scoprire il lavoro e le tecniche dei loro predecessori. È così che ho iniziato a collezionare moda, ma anche arte e design”.
Tutti i capi presenti in mostra appartengono alla Fondazione Azzedine Alaïa, creata nel 2007 dallo stesso Couturier francese per preservare e valorizzare i suoi archivi personali e la sua ricchissima collezione di abiti dei più grandi stilisti che hanno segnato la storia della moda.
