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Festival dell’identità toscana, transizione economica e digitale: la Regione al fianco delle imprese

Nel nuovo settennato del Fondo europeo di sviluppo regionale sono a disposizione oltre 500 milioni di euro: 2,7 miliardi la stima degli investimenti da attivare. Giani: “La nostra attenzione non va solo ai grandi centri, ma a tutta la Toscana diffusa”

 

Festival identità toscana - © Paolo Lo Debole

Sostenere la transizione economica e digitale del sistema produttivo toscano, puntando su ricerca, innovazione, digitalizzazione e competitività. Una missione su cui la Regione ha fatto il punto nella seconda giornata del Festival dell’identità toscana in corso a Firenze, all’incontro “La Toscana fa impresa”.

Fondi europei per 500 milioni

Tante le attività portate avanti dalla Regione Toscana negli ultimi anni. Nel nuovo settennato 2021-2027 del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) sono a disposizione della Toscana oltre 500 milioni di euro, quasi 100 milioni in più rispetto alla programmazione precedente, da 426,9 milioni. Se nel precedente settennato questi finanziamenti pubblici hanno attivato investimenti per quasi 1,2 miliardi, si stima che con il nuovo ciclo Fesr si possa arrivare ad oltre 2,7 miliardi.

“Saremo ancora di più al fianco delle nostre imprese – ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani nel suo intervento – Spesso nel mondo si identifica la Toscana con il turismo, che certo rappresenta una voce importante ed essenziale del nostro Pil, ma la reale essenza della regione è rappresentata anche da quel tessuto di piccole e medie imprese, industriali ma ancora più spesso artigianali, creative, di servizio, che è la vera forza della nostra terra. In questi anni difficili la Regione ha utilizzato le risorse provenienti dall’Unione europea, ben superiori a quelle ricevute dal Governo centrale, per rafforzare questo tessuto, sostenerlo, aiutarlo ad innovarsi e ad affrontare le nuove sfide della globalizzazione. E la nostra attenzione non va solo ai grandi centri ed alle grandi produzioni, ma a tutta la Toscana diffusa”.

Nell’incontro di questa mattina l’assessore Leonardo Marras ha presentato 21 realtà toscane, di vario genere e situate in territori diversi e distanti tra loro, che grazie alle risorse europee messe a disposizione dalla Regione hanno potuto progredire su vari fronti: digitalizzazione, innovazione, ricerca di nuovi mercati, acquisto di nuovi macchinari, applicazione di sistemi produttivi più ecologici ed altro ancora.

“L’identità del tessuto economico toscano non è fatta solo dalle imprese più note e dalle storie più conosciute, ma da un tessuto di realtà varie, strettamente intrecciate tra loro e radicate sul territorio – ha detto Marras –  Con questa iniziativa abbiamo voluto mostrare i risultati prodotti grazie agli investimenti europei di precedenti sette anni, che in molti casi hanno permesso a queste realtà medio piccole di compiere quel passo in avanti necessario per affermarsi o innovare i sistemi produttivi. Questi 21 esempi offrono uno spaccato della società di tutta la Toscana: dalle aree più sviluppate a quelle più difficili, dalle cooperative di comunità, peculiarità tutta toscana, ai centri commerciali naturali, industrie chimiche, ditte artigianali, agriturismi, imprese specializzate nelle nuove tecnologie e molto altro”.

 

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