Firenze entra in una fase avanzata della digitalizzazione dei servizi ambientali: come spiegato oggi a Palazzo Vecchio il servizio ‘Firenze Priority’ ha ridotto il tempo medio di intervento sulle segnalazioni di rifiuti abbandonati a 2,6 ore rispetto al precedente standard di tre giorni, gestendo oltre 21.000 casi dal suo avvio, avvenuto nella primavera del 2024. In parallelo, la rete di quasi 9.000 cassonetti digitali sta generando un patrimonio di dati che permetterà nei prossimi mesi di ottimizzare gli svuotamenti, programmare i percorsi dei veicoli e migliorare l’efficienza della raccolta stradale.
Una control room per i rifiuti
La ‘control room’, sala di controllo, che opera 24 ore su 24, ha una percentuale del 91,74% di interventi di recupero conclusi entro tre ore nel centro storico e sei ore nel resto della città.
Sul territorio comunale di Firenze sono oggi attivi 8.728 cassonetti digitali (su oltre 11.000 contenitori totali), dotati di elettronica e sensori volumetrici che registrano utente, volume conferito e livelli di riempimento. Tali dati alimentano una piattaforma cloud che permette di monitorare lo stato della rete, individuare zone critiche e programmare interventi. Su questa base si sta sviluppando un sistema di analisi avanzata che utilizza strumenti di intelligenza artificiale per elaborare previsioni sui flussi di riempimento, identificare pattern ricorrenti e stimare i momenti di maggiore pressione sul servizio. Al momento sono 258.000 gli utenti iscritti ad Aliapp, con 98.000 pratiche gestite digitalmente.
Secondo la vicesindaca di Firenze Paola Galgani “l’investimento sulla digitalizzazione di Plures Alia è molto importante”, per il presidente di Plures Alia Lorenzo Perra “Firenze dimostra che la trasformazione digitale, quando è costruita con rigore, produce risultati concreti”.
“Con la digitalizzazione non ci limitiamo a migliorare i servizi esistenti – conclude Alberto Irace, ad Plures Alia – Stiamo costruendo le basi di un nuovo modello, dove ogni dato raccolto diventa una leva per decidere quando intervenire, come organizzare i mezzi e quali servizi offrire. Firenze è il primo territorio in cui questo ecosistema è pienamente operativo e i risultati già si vedono: tempi più rapidi, maggiore trasparenza, servizi personalizzati. La sfida ora è andata oltre: applicare l’intelligenza artificiale oltre alla programmazione, sviluppare i nuovi on demand e rendere questo modello scalabile in tutta l’area servita dalla Multiutility”.