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Firenze zona 30, per Legambiente la bici è il mezzo più veloce

I volontari di Legambiente hanno attraversato Firenze con sei mezzi di trasporto diversi per sottolineare l’importanza di portare avanti il modello delle città a 30km/h

Ha fatto tappa a Firenze la campagna itinerante di Legambiente “Città 2023: le città e la sfida del cambiamento” che ha l’obiettivo di fare il punto sul percorso che i principali capoluoghi italiani stanno intraprendendo per arrivare pronti alle scadenze del 2030. Tra questi c’è proprio Firenze e questa mattina l’associazione ambientalista ha organizzato la gara “30 e lode” dove si sono sfidati sei differenti modalità di trasporto in città attraverso tre delle zone a 30 km/h realizzate dall’amministrazione comunale del capoluogo toscano.

Bicicletta, monopattino in sharing, tramvia, autobus, scooter elettrico e auto elettrica sono stati i mezzi di trasporto utilizzati dai volontari di Legambiente nel percorso che ha avuto come partenza il parcheggio scambiatore di Careggi fino ad arrivare al mercato centrale di San Lorenzo. A chi è andata la vittoria? Il volontario in bicicletta è stato il primo ad arrivare completando il tragitto in 20 minuti, seguito dallo scooter elettrico, dal monopattino in sharing, dalla tramvia mentre fanalini di coda sono stati la macchina elettrica e l’autobus.

L’intero percorso di ciascun mezzo è stato ripreso in video per mettere a confronto tempo, costo, emissioni prodotte, calorie consumate. Per Legambiente l’iniziativa mira a “sottolineare l’importanza del lavoro sul modello delle città 30 km/h. Firenze ha già un buon numero di strade a 30 km/h (circa 259 km totali ad oggi), ma occorre anzitutto garantire il rispetto del limite, non solo attraverso maggiori controlli, ma ridisegnando e ridistribuendo lo spazio stradale in modo da rendere naturale la riduzione della velocità per garantire più sicurezza, specie gli utenti più deboli, minori emissioni e rumorosità, più spazio per la mobilità dolce, il verde e la socialità“.

Dal punto di vista ambientale Firenze, entro sei anni, dovrà ridurre del 16% il Pm10, del 20% il Pm2.5 e del 32% l’No2 per rispettare i limiti previsti dalla nuova direttiva sulla qualità dell’aria. Secondo il responsabile mobilità sostenibile di Legambiente Toscana Lorenzo Cecchi “l’obiettivo e’ raggiungibile intervenendo in maniera trasversale e strutturale sulle principali fonti, soprattutto per quanto riguarda il traffico e la mobilità“.

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