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FloReMus 2023: il Rinascimento musicale torna a Firenze con opere inedite mai eseguite prima

Da venerdì 1 a domenica 17 settembre in cartellone 10 concerti dei quali 4 serali, concerts à boire con giovani talenti, 7 conversazioni con storici e specialisti e 2 laboratori

Da venerdì 1 a domenica 17 settembre 2023 si svolgerà la settima edizione del festival internazionaleFloReMus. Rinascimento Musicale a Firenze“, il primo interamente dedicato alla musica del Quattro-Cinquecento.

Rinascimentali sono anche i luoghi dei concerti serali e di quasi tutti i concerts à boire, nell’intento di stabilire un’interazione fra la musica eseguita e l’ambiente che la ospita, perché lo spettatore fruisca in contemporanea di prodotti artistici che nacquero insieme, se non in simbiosi.

La programmazione, rivolta al pubblico di appassionati e curiosi italiani e stranieri, alterna manifestazioni che, con taglio diverso, si pongono l’obiettivo comune di far conoscere musiche e temi poco noti al pubblico di oggi.

In questa edizione di FloReMus si potranno ascoltare concerti serali, i momenti più alti della produzione artistica del Festival, con la partecipazione di gruppi di livello europeo e programmi musicali molto particolari e spesso rari: Dramatodia (sabato 2 settembre), Baviera-Allegrezza-Vannelli (Svizzera-Italia, giovedì 7 settembre), L’Homme Armé (domenica 10 settembre), Bor Zuljan (Francia, mercoledì 13 settembre).

Spazio ai giovani musicisti italiani che si stanno facendo strada in questo settore musicale, saranno loro i protagonisti dei cosiddetti Concerts à boire, per lo più programmati all’orario dell’aperitivo e in luoghi limitrofi a locali che possono offrire l’opportunità per un momento conviviale.

I concerti saranno affiancati da conversazioni di alta divulgazione, con rinomati specialisti, volte a formare-informare il pubblico degli appassionati, sia quello di cultura medio-alta sia quello meno preparato, sulle connessioni tra la musica rinascimentale e la cultura del tempo. Le tematiche toccheranno temi legati alla musica, la storia, l’arte e la cultura rinascimentale con un focus particolare su Firenze e la Toscana.

Bor Zuljan

Il programma dei concerti

Sabato 2 settembre alle 21.15 nel chiostro del Museo del Novecento (Piazza Santa Maria Novella, 10) l’ensemble Dramatodia (Francesca Santi, Maria Dalia Albertini: soprani e recitazione; Andres Montilla Acurero: alto e recitazione; Alberto Allegrezza, Riccardo Pisani: tenori e recitazione; Niccolò Roda: baritono e recitazione; Guglielmo Buonsanti: basso e recitazione; Pietro Modesti: cornetto e recitazione; Marco Muzzati: percussioni e recitazione; Michele Vannelli: cembalo; regia, concertazione e costumi: Alberto Allegrezza) presenta lo spettacolo ‘Babilonia. Personaggi, maschere e diverse favelle nell’Italia del Cinquecento’, con musiche di Filippo Azzaiolo, Giulio Cesare Croce, Orazio Vecchi, Andrea Gabrieli, Annibale Padovano e altri.

Veneziani, bergamaschi, bolognesi, tedeschi, mori, napoletani, spagnoli, zingari egiziani, turchi, ebrei… il mondo musicale e teatrale del Cinquecento è popolato di figure e personaggi di diverse origini che si incontrano e convivono in un articolato e ricco caleidoscopio etnico.

Giovedì 7 settembre alle 21.15 nel Museo di San Marco (Piazza San Marco, 3) un trio capitanato da Giovanna Baviera (mezzosoprano, viola da gamba e direzione artistica), con Alberto Allegrezza (tenore, flauto dolce) e Michele Vannelli (clavicembalo) presenta Mirate gli atti. Hommage a Tarquinia Molza, “l’Unica”.

L’8 dicembre 1600 il Senato romano concesse alla poetessa, intellettuale e musicista modenese Tarquinia Molza (1542 – 1617) la cittadinanza onoraria, riconoscendole il titolo di “Unica”: era la prima donna a mai avere ricevuto una tale onorificenza, attribuitale, secondo il decreto del Senato, in onore dei suoi straordinari meriti artistici e intellettuali.

Oltre che per la sua vasta produzione letteraria, oggi in gran parte persa, Tarquinia Molza era celebre per le sue doti musicali e per la sua impareggiabile abilità nell’accompagnare il proprio canto con uno strumento. Le abilità musicali e letterarie la condussero, negli anni successive alla morte di suo marito Paolo Porrino, alla corte di Alfonso II d’Este a Ferrara, dove ebbe un ruolo di grande importanza nella formazione del concerto delle dame.

Domenica 10 settembre alle 21.15 nell’Auditorium di Sant’Apollonia (via San Gallo 25) l’Ensemble L’Homme Armé diretto da Fabio Lombardo presenta Psallite! Per i 40 anni de L’Homme Armé, gruppo che fece il suo primo concerto, con diversa formazione ma stesso direttore, nel 1983, e non si poteva che rifarsi alla fonte d’ispirazione per il nome dell’ensemble. Due temi si intrecciano nel programma: la melodia de “l’homme armé” e “noe, noe”, il grido dei pastori che celebrano la nascita più celebre dell’Occidente cristiano.

I due temi si intrecciano attraverso alcune opere riferite ad autori diversi seppur tra di loro contemporanei, tutti provenienti dall’area franco-fiamminga, ma tutti passati dalla nostra Penisola: Antoine Brumel (ca 1460-1513?), Josquin Desprez (ca 1450-1521), Jean Mouton (ca 1459-1522), Ninot Le Petit.

Mercoledì 13 settembre alle 21.15 nel Museo di San Marco (Piazza San Marco, 3) il liutista Bor Zuljan (Francia) presenta Il liuto umanista. Improvvisazione e magia nell’Italia di Leonardo, con musiche di Joan Ambrosio Dalza, Vincenzo Capirola, Johannes Ockeghem, Bartolomeo Tromboncino.

Negli ultimi anni del XV secolo il liuto diventa lo strumento preferito dalle corti europee. Considerato dagli umanisti come la lira di Orfeo, lo strumento incantava i cortigiani con i suoi suoni lussureggianti e la sua dolce armonia. Liutisti, come Marco Dall’Aquila, Giovanni Maria Giudeo, Joan Ambrosio Dalza, nonché cantori al liuto, come Bartolomeo Tromboncino e Marchetto Cara, erano ricercati dalle corti più importanti d’Italia: quella degli Este a Ferrara, dei Gonzaga a Mantova e dei Medici a Firenze.

Ancor più che in altri periodi, i musicisti, i teorici e i filosofi del Rinascimento ritenevano che la musica che nasceva sul momento, ex-tempore, avesse un impatto più forte sull’ascoltatore. Alla ricerca di questo potere della musica e delle esperienze metafisiche descritte dai neoplatonici come Marsilio Ficino, i liutisti svilupparono complesse tecniche di improvvisazione e iniziarono a inventare sul momento composizioni polifoniche libere come i ricercari e le fantasie, danze su un tenor come la bassadanza, la calata o la piva.

L’Homme Armé

I concerts à boire

L’Homme Armé Consort, diretto da Fabio Lombardo in Canticum novum in concerto: venerdì 1 settembre, ore 19, Chiesa di Santa Maria a Settignano (Piazza Niccolò Tommaseo, 18, Settignano – Firenze; domenica 3 settembre, ore 19,15, Chiesa di San Bartolomeo a Ripoli (Via di Badia a Ripoli, 5R; Firenze; lunedì 4 settembre, ore 19, Chiesa di San Donato in Polverosa (via di Novoli, 31; Firenze).

Il moderno che avanza e l’antico che si allontana; musiche di Giovanni Gabrieli, Luca Marenzio, Marco da Gagliano. Elena Mascii, Katharina Montevecchi: soprani; Rocco Russomanno, Elisabetta Vuocolo: alti; Luca Mantovani, Lorenzo Renosi: tenori; Rolando Moro, Lorenzo Tosi: bassi.

Venerdì 8 settembre, ore 19, MAD , Firenze (Piazza delle Murate): Ensemble Guerriero e Amoroso in Cieco del corpo, dell’anima illuminato. I Contrafacta sacri nel repertorio profano di Francesco Landini. Anna Granata: soprano; Ugo Galasso: flauti; Dimitri Betti: organo portativo.

Sabato 9 settembre, ore 12, Villa Medicea di Castello, Firenze: Ensemble Morus alba in E i nostri canti giungano alle stelle. La natura nel madrigale tardo rinascimentale; musiche di Orlando Gibbons, William Byrd, Clément Janequin, Adriano Banchieri, Luca Marenzio (dopo la conversazione itinerante nel giardino con Mario Bencivenni). Eleonora Aleotti, Alessia Galzignato: soprani; Chiara Balasso: mezzosoprano; Matteo Benetton: tenore; Gaetan Nasato Tagnè: basso e concertatore.

Venerdì 15 settembre, ore 19, Chiesa di San Martino a Mensola (Via di S. Martino a Mensola, 4, Firenze): Ensemble Resonare (Roma) diretto da Pietro Consoloni in Duo ubera tua. La lode della figura femminile tra il XVI e il XVII secolo; musiche di Jean de Macque, Pierluigi da Palestrina, Gesualdo da Venosa, Claudio Monteverdi, William Byrd.

Alberto Allegrezza

Conversazioni

Sabato 2 settembre, ore 18, Biblioteca delle Oblate (via dell’Oriuolo 24, Firenze): Architetture per la musica sacra tra Medioevo e Rinascimento. Da luoghi d’élite a teatri di massa, a cura di Massimo Bisson. 

Martedì 5 settembre, ore 18, Biblioteca delle Oblate (via dell’Oriuolo 24, Firenze): L’homme armé … storia di una melodia. Venti di crociata in una lunga tradizione rinascimentale, a cura di Francesco Rocco Rossi.

Mercoledì 6 settembre, ore 18, Biblioteca delle Oblate (via dell’Oriuolo 24, Firenze): Arte e architettura per i luoghi della salute, a cura di Andrea Aleardi. 

Sabato 9 settembre ore 9.30-11.30, Giardino della Villa medicea di Castello, Firenze: Il Giardino della Villa medicea di Castello. Una conversazione sul e nel giardino rinascimentale, a cura di Mario Bencivenni. 

Lunedì 11 settembre, ore 18, Biblioteca delle Oblate (via dell’Oriuolo 24, Firenze): La musica perduta del teatro. Dall’antichità alle corti padane del Rinascimento, a cura di Gianni Guastella. 

Giovedì 14 settembre, ore 18, Auditorium di Sant’Apollonia (via San Gallo 25; Sala Poccetti), Firenze: La policoralità nella politica culturale dei Medici, a cura di Bettina Hoffmann.

Sabato 16 settembre, ore 18, Biblioteca delle Oblate (via dell’Oriuolo 24, Firenze): Nata per morire. Memoria della musica e musica della memoria, presentazione del libro di Stefano Lorenzetti, a cura di Paolo Fabbri.

Giovanna Bavira – © Elam Roten

Biglietti

Invariato rispetto al 2022 il costo dei biglietti per i concerti serali (intero euro 15, in coppia due biglietti 25 euro, ridotto euro 8 [studenti di scuole di musica e conservatori, giovani fino a 30 anni, adulti sopra i 65 anni]) e per i concerts à boire (5 euro), salvo quelli che si svolgono nelle chiese, che sono a ingresso libero.

I biglietti si acquistano solo nei luoghi dei concerti un’ora prima dello spettacolo, ma è consigliata la prenotazione per tutti gli eventi, compresi quelli ad ingresso libero, ed è raccomandato il ritiro dei biglietti prenotati 30 minuti prima dell’inizio dei concerti.

Prenotazioni: direttamente sul sito https://hommearme.it/ (dove si troverà il calendario completo degli eventi; solo per informazioni e non per prenotazioni si può scrivere a informazioni@hommearme.it).

 

Informazioni sull’evento:

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