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Enogastronomia /

Fucecchio diventa Città dello Zafferano

Il comune, conosciuto per la grande zona umida del Padule, è entrato a far parte dell’associazione nazionale che si occupa di promuovere l’oro rosso. Il sindaco Spinelli: “L’obiettivo è quello di incentivare i coltivatori locali a diffondere questo tipo di produzione”

Fucecchio entra a far parte dell’associazione Zafferano Italiano il cui scopo è quello di raggruppare e promuovere i territori legati alla tradizione dello zafferano. Tra i pendii delle Cerbaie, sopra il Padule di Fucecchio, e la frazione di Massarella, si coltiva infatti quella che a Firenze viene chiamata la Zima, la preziosa spezia dal profumo inconfondibile e dal colore dorato, oggi presente in tante ricette regionali.

La consegna del cartellone Città dello Zafferano

Lo scorso sabato 6 febbraio, Alessandra Arrigoni dell’azienda agricola Le Api di Alessandra ha consegnato al sindaco Alessio Spinelli e all’assessora allo sviluppo economico Valentina Russoniello i cartelli da apporre lungo le strade che evidenziano come Fucecchio faccia parte delle città di questo circuito.

Fucecchio – spiega il sindaco Alessio Spinelliè all’inizio di un percorso che in alcune realtà ha portato ad uno sviluppo delle coltivazioni e alla nascita di feste dedicate che attraggono anche migliaia di visitatori. L’obiettivo di questa adesione è quello di incentivare i coltivatori locali a diffondere questo tipo di produzione che sulle nostre colline ha dato finora risultati sorprendenti in termini di qualità“.

Lo zafferano in cucina, tra tradizione e creatività

L’auspicio – aggiunge Alessandra Arrigoniè quello di riuscire a creare bandi che portino le aziende agricole a investire su questa produzione che non richiede esborsi economici enormi e che può essere affiancata facilmente ad altre colture. Inoltre vogliamo essere da stimolo anche per il settore della ristorazione o degli artigiani del settore alimentare che potrebbero proporre piatti o leccornie a base di zafferano. Con questa spezia, solo per fare qualche esempio, è possibile rendere ancora più particolari prodotti come il miele, i liquori, o addirittura dolci tradizionali come il panettone. Ci sono veramente un’infinità di declinazioni e abbinamenti col suo inconfondibile profumo. Per la riscoperta e la promozione di questo prodotto dobbiamo ringraziare Giovanni Piscolla, presidente dell’associazione di Firenze e fondatore dell’associazione nazionale“.

Sostegno ai coltivatori

È proprio in un periodo come questo – sottolinea l’assessora Valentina Russonielloche la nostra attenzione deve andare verso l’agricoltura, per valorizzare le nostre eccellenze e promuovere le coltivazioni di grande pregio come quella dello zafferano. Crediamo nel progetto condiviso con l’associazione Zafferano Italiano che vedrà l’emanazione di un bando di sostegno per i coltivatori. La nostra città è inserita in un network di buone pratiche legate allo zafferano e sicuramente ne saprà cogliere le opportunità“.

Le città toscane dello Zafferano

In Toscana, oltre a Fucecchio, ci sono altre città dedite alla coltivazione dello zafferano: destinazioni ideali per un turismo rurale e ambientale, dove si svolgono eventi e sagre che vedono protagonista questa spezia pregiata.

A Vicchio, in Mugello, e a Manciano, in Maremma, grazie al lavoro delle aziende agricole, la coltivazione dello zafferano è parte del tessuto economico e sociale.

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