Storie /

Gavorrano e Massa Marittima: la nuova vita delle Colline Metallifere tra biblioteche, uffici e musei

Nella nuova puntata di Orizzonti, il format di intoscana.it dedicato alla rigenerazione urbana, andiamo alla scoperta di due interventi cofinanziati dalla Regione Toscana nella provincia di Grosseto

Le Colline Metallifere sono un luogo unico in Toscana: un territorio bellissimo, ancora attraversato dalle tracce dell’attività mineraria che per decenni ha segnato la vita di intere comunità. Gallerie, pozzi, strutture industriali, ma anche storie di uomini e donne che ogni giorno scendevano nel ventre della terra per estrarre la pirite e altri minerali che hanno reso grande questa parte di Toscana. Oggi quegli stessi spazi tornano a respirare. La memoria resta, ma si trasforma: diventa cultura, servizi, socialità.

Nella nuova puntata di Orizzonti, il format video di intoscana.it dedicato ai luoghi che cambiano, raccontiamo due interventi simbolo di questa rinascita, a Gavorrano e Massa Marittima, dove la rigenerazione urbana diventa un ponte tra passato e futuro.

Gavorrano: dagli ex bagnetti alla nuova biblioteca comunale

La nostra prima tappa è a Gavorrano, in provincia di Grosseto. Qui gli ex bagnetti – gli spogliatoi dei minatori – oggi tornano a nuova vita grazie a un importante intervento di recupero. Una parte dell’edificio è già stata restituita alla comunità: è la nuova biblioteca comunale, inaugurata nel febbraio 2025 e già divenuta un presidio culturale molto attivo.

Questo edificio fa parte dell’intero complesso dei bagnetti” racconta la sindaca Stefania Olivieri. “Dopo una lunga ristrutturazione abbiamo recuperato gli spogliatoi e dato loro una funzione nuova, oggi al servizio della comunità.”

Un intervento complesso, conferma l’architetto Gianpaolo Romagnoli, dal valore di 350 mila euro, finanziato per 255 mila euro dalla Regione Toscana e per la restante parte dal Comune. “Quando siamo entrati per i primi rilievi era pieno di attrezzature, materiali, perfino un gommone sequestrato. Oggi è uno spazio accogliente, vissuto e riconsegnato ai cittadini.”

E i numeri lo confermano: solo nei primi mesi di apertura la biblioteca ha registrato 1.330 prestiti e 230 nuove iscrizioni, un risultato significativo per una realtà di queste dimensioni. Grazie alla collaborazione con le scuole sono già attivi laboratori per bambini da 0 a 8 anni, letture animate e iniziative per le famiglie.

La biblioteca è dedicata a Elena Maestrini, giovane di Gavorrano scomparsa nella tragedia Erasmus del 2016: “Un modo per ricordare lei e per rendere questo luogo un simbolo di apertura, cultura e comunità” spiega la sindaca.

Gavorrano: l’ex complesso minerario diventa anche sede degli uffici comunali

La rigenerazione dell’ex complesso minerario non finisce qui: al piano superiore è in corso un ulteriore intervento, da oltre 1 milione di euro, che porterà nella struttura anche i nuovi uffici comunali. Un passaggio che completa la trasformazione degli spogliatoi dei minatori in un vero e proprio polo civico, mantenendo viva la memoria del lavoro minerario ma proiettandola verso i bisogni della comunità di oggi.

Massa Marittima: la rinascita del Museo Subterraneo

La seconda tappa del nostro viaggio è Massa Marittima, dove un altro luogo simbolico del territorio trova una nuova vita: il Museo Subterraneo, nato dal trasferimento e dalla riorganizzazione del Museo di Arte e Storia delle Miniere, ora ospitato in una ex scuola degli anni ’30 completamente ristrutturata grazie a un investimento di oltre 470 mila euro.

Abbiamo immaginato un museo non come uno spazio statico, ma come un luogo vivo” spiega la sindaca Irene Marconi. “Per questo abbiamo coinvolto associazioni, scuole, cittadini: molte famiglie hanno donato oggetti, documenti, strumenti di lavoro. Abbiamo ritrovato carte di miniera e materiali preziosi per raccontare la nostra storia.”

Il nuovo museo è fisicamente e idealmente collegato al Museo della Miniera, creando un percorso unico che permette di immergersi nelle storie dei minatori, nei momenti più duri come la strage di Niccioleta, e nell’identità profonda del territorio. Il trasferimento del museo si inserisce in un progetto di rigenerazione più ampio, che punta a connettere il centro storico con il grande spazio verde adiacente al museo, fino al punto panoramico dedicato ai caduti di Niccioleta: un percorso che unisce memoria, paesaggio e vita quotidiana. Il risultato è già visibile: i visitatori sono in crescita, le scuole frequentano il museo durante tutto l’anno e, d’estate, le famiglie scelgono sempre più spesso la visita in galleria come esperienza immersiva e accessibile a tutti.

Guarda la puntata di Orizzonti

I più popolari su intoscana
intoscana
Privacy Overview

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.