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Il Centro Pecci di Prato parte per un nuovo viaggio nell’arte contemporanea: tutte le nuove mostre

Dalle grandi retrospettive ai focus sugli artisti emergenti: ecco le nuove sei mostre in programma al Centro Luigi Pecci di Prato per il 2024

Dopo l’inaugurazione della stagione espositiva con la mostra dedicata ad Alfredo Volpi, il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato ha svelato il calendario delle mostre che animeranno tutto il 2024, una programmazione che dimostra la centralità della Toscana nel panorama artistico contemporaneo.

Dalle grandi retrospettive ai focus su artisti emergenti: il programma del Centro Luigi Pecci è capace di abbracciare diverse discipline artistiche e di intercettare le tendenze più innovative.

Tutte le mostre del Centro Luigi Pecci di Prato

1-ALFREDO VOLPI. Lucca-São Paulo, 1896-1988
Il Centro Luigi Pecci presenta fino al 9 giugno la prima retrospettiva italiana di Alfredo Volpi . La mostra ricostruisce la lunga e prolifica produzione del pittore modernista brasiliano, nato a Lucca nel 1896, presentando una vasta selezione del suo repertorio pittorico insieme a una serie di documenti che ne attestano il percorso artistico e il ruolo centrale avuto nell’arte brasiliana del Novecento. La mostra si svolge nel 150° anniversario dall’inizio dell’Immigrazione italiana in Brasile, nella stessa regione in cui Alfredo Volpi era nato e che era stato costretto a lasciare.

2-COLORESCENZE. Artiste, Toscana, Futuro
Il Centro Pecci dal 28 giugno al 29 settembre presenta la mostra Colorescenze. Artiste, Toscana, Futuro. L’esposizione riunisce dodici artiste, toscane di origine o di adozione, appartenenti a diverse generazioni e impegnate nella produzione di nuove forme e nuovi immaginari con materiali spesso raccolti sul territorio, sempre capaci di suggerire strumenti e vocaboli inaspettati per costruire il futuro. Il titolo è esemplificativo: una parola ispirata da un collage di Lucia Marcucci che sembra unire – attraverso il riferimento al colore e alla conoscenza – universi differenti, ma mai come oggi così vicini: l’arte, la scienza e la sapienza. Nel sistema dell’arte contemporanea questo gruppo di artiste straordinarie racconta l’unicità del contesto toscano, caratterizzato da una presenza capillare di creatività che lo differenzia dalla concentrazione di altre regioni italiane.

In mostra le opere di: Francesca Banchelli, Chiara Bettazzi, Chiara Camoni, Giulia Cenci, Isabella Costabile, Helena Hladilová, Christiane Löhr, Daniela De Lorenzo, Lucia Marcucci, Margherita Moscardini, Moira Ricci, Sandra Tomboloni.

3-YU JI. Hide Me in Your Belly
Il Centro Pecci dal 28 giugno all’8 settembre ospita la prima personale in Italia di Yu Ji, artista cinese che si è imposta all’attenzione internazionale con la Biennale d’arte di Venezia del 2019. L’opera di Yu Ji trae ispirazione per la sua pratica di scultrice dal contesto in cui si trova a vivere e lavorare, dando vita a forme non finite che evocano corpi e situazioni in transizione e legate al quotidiano. La mostra nasce dal confronto quotidiano con il contesto della città di Prato e gli spazi del Centro Pecci dentro i quali l’artista produrrà nuove opere accanto a già esistenti.

4-LOUIS FRATINO. Satura
Dal 26 settembre 2024 al 2 febbraio 2025 il Pecci ospita Louis Fratino un pittore statunitense la cui estesa produzione artistica comprende pittura, scultura, ceramica, disegno e incisione. I suoi personaggi si muovono tra ambienti domestici e meravigliosi paesaggi, sospesi tra malinconia e erotismo. Un immaginario che si ispira a grandi artisti da Picasso a Matisse accanto a figure meno conosciute del Novecento italiano. Fratino ha spesso frequentato la penisola italiana e in particolare le coste del Mar Tirreno, trovando spunti per la propria produzione. Promossa dal Centro Pecci, Satura presenta una serie di opere che raccontano il rapporto unico tra l’artista, la Toscana e l’Italia, i suoi paesaggi, le sue coste, le persone che le attraversano e che creano atmosfere cariche di erotismo intenso.

Louis Fratino, The Beach at Noli, 2023. Olio su tela

5-MARGHERITA MANZELLI. Le signorine
Dal 26 ottobre 2024 al 2 febbraio 2025 arriva al Centro Pecci Margherita Manzelli una delle voci più originali e autorevoli dell’arte italiana. Dagli anni Novanta a oggi ha sviluppato una serie di opere che spaziano dalla pittura alla performance, confrontandosi con un nuovo immaginario del corpo femminile. I soggetti principali della ricerca di Manzelli sono infatti figure femminili dall’età incerta immerse in contesti spaziali ambigui. Lo sguardo rivolto direttamente a chi guarda il quadro, le signorine sfidano con la loro presenza qualsiasi idea precostituita di rappresentazione dei soggetti e pongono in primo piano la fragilità e la resilienza del corpo. Ad aumentare il senso di straniamento, lo spazio vuoto le cui decorazioni astratte o figurative sono spesso ispirate alle decorazioni di vestiti o tessuti.

6-PETER HUJAR. Azioni e ritratti / viaggi in Italia
Il 26 ottobre arriva al Centro Pecci uno dei più grandi fotografi del Ventesimo secolo: Peter Hujar. Tra gli anni Sessanta e Ottanta, ha immortalato nei suoi scatti i corpi di una comunità di persone a lui vicina diventati in molti casi tra le figure più iconiche della cultura statunitense. Hujar pone al centro la bellezza del corpo in tutte le sue forme e posture, immortalate attraverso i temi del ritratto e dell’azione. La mostra organizzata da The Art Institute of Chicago, è arricchita da una serie di fotografie scattate in Italia tra gli anni Cinquanta e Settanta. Hujar in quegli anni ebbe modo di viaggiare in diverse aree e città del Paese tra cui Firenze, Palermo e Napoli restituendo una visione inaspettata e ancora oggi conturbante per l’intensità con cui persone, paesaggi e animali sono stati colti.

Peter Hujar, Orgasmic Man, 1969. Fotografia
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