È stata inaugurata a Palazzo Sacrati Strozzi, sede della Regione Toscana, la mostra Il Novecento di Catarsini. Dalla macchia alla macchina, promossa dalla Fondazione Alfredo Catarsini 1899, che celebra anche il suo quinto anniversario.
L’esposizione, visitabile fino al 18 luglio, raccoglie 53 opere tra dipinti e disegni realizzati tra gli anni ’30 e ’80, e sarà itinerante in varie sedi della Toscana.
L’iniziativa rende omaggio al percorso artistico del pittore viareggino Alfredo Catarsini (1899-1993), che nel corso del “secolo breve” ha attraversato stili e sperimentazioni, dalla pittura macchiaiola e postimpressionista al Simbolismo meccanico del secondo dopoguerra, affrontando temi come il rapporto tra uomo, natura e tecnologia.
Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha dichiarato: “È un onore potere accogliere le opere di Alfredo Catarsini nelle sale della Presidenza della Regione Toscana. Un omaggio dovuto a un grande toscano del Novecento, che questa mostra permetterà di conoscere e apprezzare ancora di più. La proposta espositiva itinerante che presentiamo infatti è caratterizzata e resa più preziosa dal suo essere interamente inclusiva e accessibile, in ognuna delle sue sedi, anche ad un pubblico con disabilità visive; arricchita da un laboratorio esperienziale messo a disposizione dei visitatori e realizzato con il supporto della Stamperia Braille della Regione, grazie alla collaborazione da tempo avviata con la Fondazione Catarsini. L’artista ci ha lasciato un’opera che ha attraversato il Novecento, a partire dai primi fertili incontri con protagonisti quali Amedeo Modigliani e Filippo Tommaso Marinetti, nelle inquietudini del Futurismo e delle altre avanguardie. E di sicuro ha saputo dare sostanza a una frase di Lorenzo Viani, di cui ha fatto tesoro fin dagli anni del Regio Istituto d’Arte di Lucca: ‘Non si diventa artisti andando dentro le accademie, ma l’arte va vissuta totalmente”.

Un modello di mostra inclusiva
Punto di forza della mostra è il suo percorso completamente accessibile anche a persone con disabilità visiva, grazie al progetto “L’Arte accessibile per tutti” sviluppato dalla Fondazione.
Descrizioni adattate, audioguide in italiano e inglese accessibili tramite QR code, e riproduzioni tattili di alcune opere consentono un’esperienza sensoriale immersiva.
Particolarmente innovativo il Laboratorio esperienziale, dove i visitatori possono toccare una riproduzione tridimensionale in rilievo di un’opera di Catarsini, realizzata dal Museo Tattile Statale Omero di Ancona, guidati da supporti audio.

Il percorso della mostra
Curata con contributi critici di studiosi come Cristina Acidini e Elena Pontiggia, la mostra traccia la traiettoria creativa di Catarsini: dai paesaggi postmacchiaioli alle opere simbolico-meccaniche del dopoguerra, passando per il Riflessismo degli anni Cinquanta.
In esposizione anche opere significative come Il grano della bonifica lucchese (1940) e tre dipinti recentemente ritrovati e mai esposti prima.
La mostra rimarrà aperta fino al 18 luglio, quindi si sposterà a Villa Paolina di Viareggio dove vi rimarrà per tutto il mese di agosto con una selezione di 20 opere alle quali si aggiungeranno le altre 44 esposte nelle 10 tappe del Cammino I luoghi di Catarsini, mentre in settembre potrà essere ammirata al Fortilizio della Cittadella di Pisa.
