Dalle vecchie foto in bianco e nero alle immagini con centinaia di bande spettrali: il telerilevamento in Toscana compie un salto di qualità e diventa iperspettrale. È questa la nuova frontiera della conoscenza del territorio che la Regione Toscana ha deciso di percorrere, con una sperimentazione ad altissima tecnologia già applicata a oltre 20mila ettari di superficie nelle province di Lucca, Prato e Grosseto.
“La Toscana – affermano il presidente Eugenio Giani e l’assessore al governo del territorio Stefano Baccelli – è stata la prima regione a fare un accordo in tal senso con l’Agenzia spaziale italiana, così da avere un rilevamento iperspettrale della propria superficie. Insomma siamo una Regione all’avanguardia nell’utilizzo delle nuove tecnologie e, anche attraverso il loro utilizzo, nel tutelare il proprio suolo”.
L’obiettivo è ora quello di estendere i rilievi a tutti i Comuni capoluogo della Toscana, grazie a una tecnologia in grado di offrire un livello di dettaglio impensabile fino a pochi anni fa. Il telerilevamento iperspettrale, infatti, consente di mappare il territorio da piattaforme aeree o satellitari analizzando la risposta dei materiali alla radiazione elettromagnetica su decine e decine di frequenze, e distinguendo ad esempio il laterizio dal suolo nudo, l’asfalto dal cemento, fino a identificare coperture in amianto.
“In questo modo conosciamo non solo le quantità del consumo di suolo ma anche le sue caratteristiche – spiega Baccelli –. In pratica adesso possiamo individuare in modo approfondito i materiali usati nelle trasformazioni urbanistiche”.
Le informazioni ottenute sono state integrate nella Carta di Uso e Copertura del Suolo regionale e rese disponibili in formato open data all’interno della Base Informativa Territoriale regionale, accessibile tramite GeoScopio. Le immagini iperspettrali si possono consultare online (www502.regione.toscana.it/geoscopio/fototeca.html#) e il catalogo dei metadati è pubblicato a questo indirizzo: www502.regione.toscana.it/geonetwork/srv/ita/catalog.search#/home.
“Siamo felici di mettere le informazioni provenienti da questa nuova tecnologia gratuitamente a disposizione di tutti, dei tecnici e dei normali cittadini, che possono accedervi semplicemente collegandosi alla rete”, aggiunge l’assessore.
Accanto ai rilievi dall’alto, la Regione ha condotto anche una campagna di campionamento diretto a terra per costruire la prima libreria regionale di firme spettrali dei materiali di copertura dei manufatti urbani. Si tratta della risposta specifica di un materiale alla radiazione elettromagnetica, un’impronta digitale visibile solo agli strumenti di analisi. Oltre 160 punti di campionamento sono stati acquisiti per calibrare e validare l’interpretazione delle immagini iperspettrali, coprendo materiali come asfalto, plastica, cemento, metallo, legno e altri.
Il confronto tra queste firme e i pixel rilevati dai sensori consente di migliorare la classificazione automatica delle superfici e ottenere mappe dettagliate e aggiornate sullo stato e sull’evoluzione del patrimonio territoriale, offrendo un nuovo potente strumento per il monitoraggio del consumo di suolo.