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La Cina contemporanea raccontata al FánHuā Chinese Film Festival a Firenze

Dal 5 all’8 ottobre quattro giorni al cinema La Compagnia per scoprire il Paese del Dragone non solo attraverso il cinema, ma anche con eventi, laboratori e la tradizionale cerimonia del tè

Le animazioni cult di Liu Jian, l’esordio della giovane regista Cao Jinling e l’omaggio a Xie Fei protagonisti della terza edizione del FánHuā Chinese Film Festival a Firenze dal 5 all’8 ottobre.

La rassegna porterà al cinema La Compagnia il meglio della cinematografia cinese contemporanea dando il via alla “50 Giorni di Cinema a Firenze”.

Il festival, organizzato dall’associazione FánHuā in cooperazione con la Zhong Art International, è realizzato con la collaborazione della Regione Toscana e dell’Area Cinema di Fondazione Sistema Toscana con Lanterne Magiche, con il contributo del Banco Fiorentino e di Publiacqua, il patrocinio dell’Ambasciata cinese e del Consolato Generale di Firenze, dei Comuni di Firenze e Prato, della Città Metropolitana di Firenze e della Camera di Commercio.

Dichiara Gianni Zhang, presidente dell’associazione FánHuā e di Zhong Art International:La terza edizione del FanHua Chinese Film Festival è dedicata al dialogo tra le culture, per una città e una società aperta, disposta al dialogo, davvero interculturale. Per il momento abbiamo deciso di continuare a fare ciò che ci sembra più necessario: andare oltre i cliché per raccontare un mondo più complesso e sfaccettato di ciò che spesso appare. E siamo particolarmente felici di continuare a farlo grazie alla cultura: anche quest’anno partiamo dai film, selezionati con la sua solita cura e visione prospettica dal nostro prezioso direttore artistico Paolo Bertolin, e proseguiamo con altri intrecci tra oriente e occidente che vanno dalle discipline millenarie del Qi Gong e della cerimonia del tè, dagli incontri con scrittori e filosofi sulle tematiche ambientali e sul concetto di futuro, alle attività che uniscono cibo, cultura e oriente nella splendida cornice del Teatro del Sale. Vi aspettiamo in sala!”

Aggiunge Paolo Bertolin, direttore artistico del festival: “La terza edizione del FanHua Chinese Film Festival prosegue e sviluppa un progetto di iniziativa cinematografica volta ad aprire una finestra su una cultura e un paese di grande rilevanza, ma che non conosciamo abbastanza. La sala del cinema La Compagnia sarà di nuovo il fulcro di questo progetto, con la proiezione di film acclamati nei principali festival internazionali. Non possiamo nascondere il piacere e l’orgoglio di portare alla platea fiorentina un programma che vanta una serie di prime nazionali di grandi rilievo, a cominciare dalla prima retrospettiva italiana dedicata a Liu Jian, artista e animatore di immenso talento, il cui ultimo lavoro “Art College 1994” è stato in Concorso a Berlino e ha aperto il “First” di Xining, il più importante festival di cinema indipendente cinese. E si prosegue con le prime italiane di altri film d’autore acclamati rispettivamente a Berlino e San Sebastian, “The Shadowless Tower”  di Zhang Lu e “A Woman” di Wang Chao, per chiudere con un’importante ‘riscoperta’, l’Orso d’Oro 1993, “Le donne del lago delle anime profumate” di Xie Fei, un classico sfortunatamente mai distribuito nelle sale italiane. Ci auguriamo che anche quest’anno il pubblico fiorentino ci segua con passione nel nostro percorso attraverso i molteplici volti della Cina contemporanea e del suo cinema”. 

A dog under bridge

Il programma

Il festival prende il via giovedì 5 ottobre alle 20 con la proiezione in prima italiana di “Art College 1994” del genio dell’animazione cinese contemporanea Liu Jian al quale il festival dedica la prima retrospettiva italiana. Il film è ambientato a metà anni Novanta, nel campus dell’Accademia di Belle Arti della Cina meridionale e ritrae un manipolo di studenti che si confrontano con il travagliato passaggio all’età adulta, tra amicizie, amori, ideali e ambizioni artistiche.

Venerdì 6 ottobre seconda giornata dal titolo “Primi passi”, dedicata ai giovani registi, parte alle 15 con la proiezione di sei cortometraggi una ricca selezione di corti presentati (e premiati) ai principali festival internazionali degli ultimi due anni, da Cannes a Berlino, passando per Annecy e FIRST.

Il programma prosegue alle 18 con “Piercing I” (2010) il primo lungometraggio d’animazione di Liu Jian realizzato in totale indipendenza. Un’animazione ruvida e cruda che racconta la banale quotidianità di personaggi marginali, non toccati dal grande miracolo economico cinese.

Segue il film “Anima” esordio alla regia della regista Cao Jinling che sarà presente al festival per incontrare il pubblico. Nel film trattati i temi ambientali a partire dalle inondazioni e le frane provocate dal taglio devastante di una magnifica foresta tra i monti della Mongolia Interna che costringono gli abitanti a fuggire da un territorio dove invece le comunità indigene vivevano da sempre in mistica armonia con la natura.

Sabato 7 ottobre la giornata è dedicata al tema “Tra passato e presente” e illustra immagini e storie della Cina in periodi storici diversi.

Il programma inizia alle 15.00 con la proiezione in prima italiana di “Chang’an“ di Xie Junwei e Zou Jing sull’ascesa e la caduta di Chang’an, la capitale dell’antica dinastia Tang, in una sontuosa produzione d’animazione, tra storia, epica e azione.

Si prosegue alle 18 con “Have a Nice Day“, secondo lungometraggio di Liu Jian, che propone una vorticosa vicenda ‘noir’ ambientata nei sobborghi malavitosi di Nanchino, un equivalente d’animazione del cinema di Quentin Tarantino.

Infine alle 21, è in programma “A Woman“ di un dramma al femminile firmato da Wang Chao, regista di punta del cinema d’autore cinese del nuovo millennio.

Domenica 8 ottobre, l’ultima giornata declinerà il tema “Legami di famiglia”. Si parte alle 15 con “The Cord of Life“ di Qiao Sixue (2022) toccante e intenso racconto sullo sfondo dei paesaggi mongoli in cui il musicista Alus porta via dalla città la madre sofferente di Alzheimer.

Alle 18 si prosegue con “The Shadowless Tower” di Zhang Lü, 2023 con protagonista il critico gastronomico Gu Wentong che si ritrova controvoglia sulle tracce di un padre con cui ha dei conti in sospeso a Beidaihe.

A chiudere il festival l’omaggio al maestro Xie Fei, con la proiezione del film “Le donne del lago delle anime profumate”, che ha vinto l‘Orso d’Oro del Festival di Berlino nel 1993, ma non è mai stato distribuito nelle sale italiane.

The shadowless tower

Gli eventi collaterali

Oltre al programma cinematografico, il festival propone un viaggio di avvicinamento alla rassegna con eventi speciali, nelle tradizioni nel Paese del Dragone con appuntamenti nazionali, attività e laboratori, dal Tai Chi alla cerimonia del tè.

Prima dei giorni del festival, ci sarà spazio per rivolgere uno sguardo alla Cina contemporanea, con eventi speciali di avvicinamento: il 30 settembre il FánHuā partecipa al Confucius Institute Day organizzato dall’Istituto Confucio dell’Università di Firenze.

Si passerà poi alla proiezione speciale in occasione della Festa Nazionale Cinese del 1° ottobre al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, dove sarà proposto “New Gods: Nezha Reborn” di Zhao Ji, film d’animazione dedicato a bambini e famiglie, per arrivare all’apertura del festival giovedì 5 ottobre al Cinema La Compagnia.

Il programma prevede inoltre un focus letterario sul tema del futuro, passando dallo Yi Jing (I Ching) alla fantascienza cinese, molto tradotta oggi anche in Italia e a cui molti registi cinesi si stanno ispirando, organizzato in collaborazione con la libreria Todo Modo.

L’attenzione all’ambiente e al tema dell’acqua sarà declinata anche negli eventi collaterali, che quest’anno si avvarranno della preziosa collaborazione del Cibrèo e si svolgeranno nell’iconica cornice del Teatro del Sale, uno spazio di incontro tra cibo e cultura, un’ulteriore unione di due mondi che vedrà alcune attività tradizionali della cultura cinese.

Tra le attività in programma anche un laboratorio dedicato al Tai Chi e al Qi Gong dell’Acqua per lavorare sulla morbidezza e sulla fluidità del corpo per mantenere l’energia sulla “casa dell’ acqua” (l’addome), e una tradizionale cerimonia del tè con degustazione: un rituale intriso di profonda spiritualità che attraverso un maestro cerimoniere coinvolgerà i partecipanti in tutte le fasi della preparazione fino all’assaggio della bevanda.

Cerimonia del tè

Informazioni sull’evento:

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