Le opere di Sauro Cavallini nelle prossime settimane faranno del Chianti un grande museo a cielo aperto. Fino al 29 ottobre le sculture in bronzo dell’artista, uno dei più prolifici della seconda metà del Novecento, arricchiranno le piazze dei comuni di Greve in Chianti, San Casciano e Tavarnelle Val di Pesa.
La mostra di arte contemporanea diffusa nel territorio si chiama “Vitality” è stato ideata dal Centro Studi Sauro Cavallini e finanziato dai Comuni del Chianti, con il parocinio della Regione Toscana.
Il progetto è iniziato sei anni fa, dopo la morte dell’artista. Le opere dialogano da un paese all’altro: c’è “Icaro”, che da San Casciano innalza pensieri in volo verso i “Titani” di Tavarnelle, i quali a loro volta condividono il loro messaggio di pace con i danzatori del “Balletto multiplo” in direzione del “Centauro”, per confluire nell’”Amore Universo” di Greve in Chianti.
“I comuni del Chianti – dichiarano gli amministratori comunali – sono ancora più uniti grazie al percorso espositivo temporaneo che porta per la prima volta nelle terre del Gallo Nero un complesso di opere monumentali del grande scultore ligure, l’artista che conobbe il dolore, l’angoscia, la paura, l’orrore dei campi di sterminio nazifascista, essendo stato internato negli anni del secondo conflitto mondiale. Le sue opere sono dunque la testimonianza di un’esperienza dolorosa che lo ha segnato per tutta la vita”.
Molte sono le opere di Cavallini in Italia ed Europa, come l’opera-simbolo oggi esposta a Strasburgo davanti al Palazzo del Consiglio d’Europa. Le opere di Sauro Cavallini mandano diversi messaggi, molti derivano dalla sua storia personale di internato in un campo di sterminio quando aveva solo 16 anni. Ma si percepiscono anche messaggi di speranza, pace e fratellanza che arrivano nel presente devastato da guerre e brutture.
