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Prato, iniziati i lavori per il recupero dell’antica Gualchiera di Coiano

Il recuperò è possibile grazie ad un finanziamento del Pnrr. Saranno restaurati i paramenti murari preservando il carattere storico dell’edificio. L’assessore Barberis: “Presto tornerà fruibile per tutta la cittadinanza”

Gualchiera di Coiano

Nella frazione di Coiano a Parto, il Gorone, canale del fiume Bisenzio , fin dall’inizio del secolo XIII, alimentava 3 mulini che usavano la forza motrice dell’ acqua per la macinazione del frumento e la lavorazione delle pezze di lana.

In via della Gualchiera il Comune di Prato è il proprietario di uno di questi antichi opifici, meglio conosciuto come la Gualchiera di Coiano, dove fino ad una ventina d’anni fa veniva esercitata l’attività di follatura. La Gualchiera di Coiano è un esemplare unico di macchinario originale dell’inizio del secolo scorso.

La struttura però, testimonianza dell’antica tradizione della lavorazione tessile pratese, versa in pessime condizioni. Grazie ai fondi del Pnrr però finalmente sarà restaurata. I lavori hanno già preso il via grazie ad un finanziamento di circa 330 mila euro e dovrebbero terminare a metà gennaio 2024.

Gli interventi riguardano la messa in sicurezza della copertura ed il restauro dei paramenti murari, con l’obiettivo di preservare l’essenza e il carattere storico dell’edificio.

“Un intervento importante – ha detto l’assessore all’Urbanistica del Comune di Prato Valerio Barberis – perchè coinvolge una realtà unica, che oggi è gestita e valorizzata dall’Associazione “Insieme per il recupero della Gualchiera di Coiano”, che si impegna con molte attività ricreative e culturali. Abbiamo chiesto in modo convinto risorse per il recupero di questa struttura in modo che anche grazie a questi interventi possa tornare a essere fruibile per tutta la cittadinanza”.

“Per noi questa struttura è un punto di riferimento, specialmente del nostro progetto di turismo industriale TIPO – ha affermato l’assessore al Turismo Gabriele Bosi -. Come assessorato abbiamo deciso di finanziare economicamente il materiale realizzato da Gloria Marras per conto dell’Associazione che permette di conoscere e visualizzare un itinerario, da fare a piedi, dal Cavalciotto di Santa Lucia fino al Museo del Tessuto, con indicate aziende e luoghi storici. Il percorso è visibile anche dalla App TIPO, scaricabile per Ios e Android. Un modo per valorizzare ancora più efficacemente questo lato così importante della storia manifatturiera della città, che per noi è anche un prodotto turistico da raccontare a livello regionale e nazionale”.

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