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L’ex cimitero diventa luogo di cultura: il Comune di Palazzuolo mette all’asta quelli abbandonati

Ad acquistarlo il conduttore di Caterpillar, Massimo Cirri. Il sindaco: “Siamo contenti. Sono arrivate richieste anche per altri due ex cimiteri”

cimitero Palazzuolo - © Fabio Fantuzzi

L’ex cimitero di Salecchio, una frazione di Palazzuolo sul Senio, in provincia di Firenze, finisce all’asta per decisione del Comune e arriva un’offerta (l’unica) da parte di un drammaturgo e conduttore di Caterpillar su Radio Rai 2, Massimo Cirri. La sua offerta è stata poco più della base d’asta, 3.050 euro – come annunciato dallo stesso autore – e l’obiettivo è riqualificartlo e renderlo spazio di cultura. Luogo di spettacoli lo è già, a dire il vero, organizzati dallo stesso Cirri e con un buon successo di pubblico.

Il luogo andato all’incanto si trova lungo la strada provinciale 306 Casolana-Riolese ed è costituto da un edificio di 12 metri quadri, utilizzato come cappella, e da una resede dove si trovava il cimitero vero e proprio grande circa 220 metri quadri, a cui si accede attraverso un cancello in ferro. Un’area abbandonata da anni che ora può rinascere.

Contento per l’intera counità anche il sindaco Gian Piero Moschetti. “Siamo molto contenti perché in questo modo restituiamo quelli che consideriamo spazi pubblici a tutti gli effetti, a una funzione pubblica”. Ma cosa diventerà? Ancora non è chiaro: “C’è curiosità per il progetto che vorrà portare avanti – continua il primo cittadino – uno spazio culturale “complesso” come tutte le cose che fa lui”.

Cimitero Palazzuolo – © Fabio Fantuzzi

Altri due ex cimiteri potrebbero andare all’asta

La buona riuscita della prima asta apre la strade ad altre opportunità, perchè in questa area dell’alto Mugello ci sono altri due cimiteri abbandonati che potrebbero venir riqualificati. “Abbiamo avuto richieste per l’ex cimitero di Lozzole da parte di una comunità vicina alla chiesa e ci hanno chiesto di valutare anche quello di Bibiana. È un successo che non ci aspettavamo, anche se lo speravamo”, aggiunge Moschetti.

Una precisazione dal  Comune: “I resti delle salme sono stati portati via da tempo, la legislazione non permette più di avere camposanti in zone così isolate e non controllati. Quindi, una volta tolta la “qualifica” di cimitero, la vendita – continua a spiegare il sindaco –  è un modo per salvarli dall’abbandono. E siamo contenti che qualcuno possa dargli una nuova vita”.

 

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