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L’invincibile estate del Kilowatt Festival 2025: a Sansepolcro nove giorni di teatro, danza, performance e musica

Dall’11 al 19 luglio a Sansepolcro un laboratorio vivo e partecipato di creazione, formazione e comunità, capace di unire visione artistica, coinvolgimento del territorio e innovazione

Kilowatt Festival 2025

Torna dall’11 al 19 luglio a Sansepolcro il Kilowatt Festival, giunto alla 23ª edizione. Diretta da Lucia Franchi e Luca Ricci e promossa dall’associazione CapoTrave/Kilowatt con il contributo della Fondazione CR Firenze, la rassegna si conferma una delle principali piattaforme italiane per le arti performative contemporanee.

Il programma 2025 è ricchissimo: 45 spettacoli, di cui 24 tra anteprime, prime assolute e nazionali, 54 repliche, 9 concerti, 9 dj-set, laboratori, incontri pubblici e una Summer School gratuita su performing arts e digitale.

La danzatrice e coreografa Raffaella Giordano madrina del festival sarà protagonista dall’11 al 13 luglio con una serie di appuntamenti che esplorano la sua poetica. Tra questi, “Tu non mi perderai mai”, solo interpretato da Stefania Tansini (Premio Ubu 2022).

Prosegue l’innovativa selezione curata da 46 cittadini della Valtiberina e dai VisioYoung (18-25 anni), che hanno scelto 9 spettacoli tra oltre 440 candidature. Un esempio virtuoso di partecipazione culturale attiva.

Quest’anno il Kilowatt Festival si espande in 19 luoghi di Sansepolcro, con centro nevralgico nei Giardini di Piero, sede di concerti, dj-set, area gastronomica “Il Bengodi” e aperitivi culturali. Gli spazi pubblici diventano palcoscenici inediti, come Piazza Torre di Berta per la danza urbana.

Conclude l’offerta culturale la Summer School 2025, dedicata a performing arts e digitale, nell’ambito del progetto europeo Digital On Stage, che conferma la vocazione formativa e sperimentale del festival.

Il claim dell’edizione è tratto da Albert Camus e celebra la resilienza creativa, facendo da filo conduttore alle proposte artistiche.

Lucia Franchi e Luca Ricci a cui fa capo direzione generale e artistica di Kilowatt Festival hanno dichiarato: “Abbiamo la sensazione, spesso, di trovarci dentro un interminabile inverno: nelle parole che vengono usate, violente, rabbiose, nella sofferenza antica e senza fine di interi popoli, nelle difficoltà quotidiane di sempre più persone, in una società che si sta impoverendo di tutto, di beni materiali così come spirituali. Eppure noi ci ostiniamo a credere che in ognuno di noi ci sia un’invincibile estate, una forza luminosa a cui appigliarsi per trasformare la sopravvivenza in esistenza. L’arte cerca di tenere in vita e nutrire questa luce: non ci cambia la vita, non risolve i problemi, però ci porta in contatto con ciò che in noi è più vivo, profondo e fertile. Che la vostra estate sia invincibile, sempre”.

“L’edizione che presentiamo è la più ricca di sempre, per numero di artisti in scena, numero di spettacoli, numero di prime nazionali e anche per la corposa presenza di artisti stranieri, che è più ampia che mai. Tutto questo non è per nulla scontato, in un momento di contrazione generale delle risorse destinate alla cultura. Se accade, è perché la nostra forza è sempre stata quella delle formiche, che non sembrano mai fare grandi opere perché tracciano piano piano il loro cammino, ma lo fanno con caparbietà e senza arrendersi. Il nostro progetto, nato nel 2003, non è partito con i botti, né è stato voluto e benedetto dall’alto, ma è cresciuto dal basso, con pazienza e insistenza, stringendo alleanze con artisti, spettatori e istituzioni su una sola base: quella della qualità della nostra proposta. Favorendo la crescita umana delle persone e dei luoghi, investendo sul pensiero, sul confronto tra diversi e sulla comunità, abbiamo provato a diventare ogni giorno quello che sognavamo di essere e di fare. La ventitreesima edizione è l’ulteriore tappa di un cammino artistico e culturale di cui siamo fieri, per la nostra comunità, per Sansepolcro, per la Toscana, per gli artisti e gli appassionati di teatro e danza di tutta l’Italia e l’Europa.” concludono Lucia Franchi e Luca Ricci.

Lucia Franchi e Luca Ricci dell’Associazione CapoTrave/Kilowatt

Teatro e danza: prime assolute e grandi nomi

Al Kilowatt Festival 2025 debuttano in prima nazionale i nuovi lavori di: Licia Lanera, quotidianacom, Menoventi e Teatri di Vita con Sette bambine ebree. Un’opera per Gaza di Caryl Churchill; Stefano Cordella, con una rilettura di Madame Bovary; Andrea Cosentino, con una performance sull’intelligenza artificiale.

Tra i nomi di spicco: Federica Rosellini in Ivan e i cani; Pietro Giannini con un monologo sul crollo del Ponte Morandi; Luisa Borini, Elvira Buonocore, Compagnia archiviozeta.

Per la danza un focus internazionale e di sperimentazione con 23 spettacoli che propongono un panorama variegato tra Italia e scena internazionale.

Tra le anteprime: Le Palestriti di Simona Bertozzi, ispirato ai mosaici siciliani del IV sec.; Le Tir Sacré della francese Marine Colard sul gesto sportivo e la narrazione.

Tra le prime nazionali: Skin dell’australiana Renae Shadler con Roland Walter, danzatore con paralisi spastica; Unarmoured della canadese Clara Furey, danza “disarmante” sul corpo e l’erotismo; Asteroide di Marco D’Agostin, musical pop e paleontologia.

Kilowatt Festival

 

 

 

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