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Lucca “ritrova” il Caffè di Simo a 100 anni dalla morte di Puccini

Il Comune riceverà in comodato d’uso gratuito lo storico locale dove il maestro si incontrava con Mascagni, Giacosa, Pascoli: ospiterà per alcuni mesi iniziative culturali

L’ingresso della casa natale Puccini Museum – © Puccini Museum

Al Caffè di Simo, in via Fillungo a Lucca, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento si realizzò un ‘concerto di amicizie’. Il locale del droghiere Alfredo Caselli, amico e confidente dei grandi artisti del tempo aveva tra i suoi clienti il maestro Giacomo Puccini, Giovanni Pascoli, Pietro Mascagni per citare i più noti.

Ora il Caffè Di Simo, in occasione del centenario della morte dell’autore di Madama Butterfly e Turandot, riapre per alcuni mesi. Sarà un centro culturale e un luogo d’incontro come ai tempi di Alfredo Caselli e promuoverà le iniziative culturali a Lucca.

L’accordo tra il Comune e la proprietà

L’amministrazione comunale, con il sindaco Mario Pardini e l’assessore alla cultura Mia Pisano, e la proprietà dello storico locale cittadino, rappresentata dall’avvocato Sergio Conti, hanno presentato i dettagli dell’accordo raggiunto.

Un comodato d’uso gratuito, che verrà firmato dalle parti nelle prossime settimane, regolerà i rapporti fra la proprietà del Caffè di via Fillungo e il Comune di Lucca. I locali del piano terra saranno ceduti gratuitamente per alcuni mesi all’amministrazione comunale. In modo da rendere possibile l’utilizzo del locale per iniziative e manifestazioni a 100 anni dalla morte di Puccini.

Un programma culturale per Puccini

Sarà il Comune a definire un programma di aperture a carattere squisitamente culturale: il caffè, cioè, non tornerà a funzionare come pubblico esercizio, ma esclusivamente come luogo propulsivo di cultura, in linea con il suo glorioso passato. Ovviamente il Comune recederà dall’uso del Caffè Di Simo nel caso la proprietà richieda i locali per darli in locazione o altro.

Nell’anno delle celebrazioni per il centenario della morte di Puccini – hanno sottolineato Pardini e Pisano – restituire alla fruizione culturale un luogo come lo storico Caffè Di Simo-Caselli rappresenta per noi motivo di grande orgoglio. Questo risultato, importantissimo per l’intera comunità lucchese e non solo, è stato reso possibile grazie allo spirito di collaborazione e alla sensibilità dimostrata dalla proprietà dell’immobile, alla quale ci sentiamo di rivolgere un sentito ringraziamento da parte nostra e di tutti i lucchesi”.

Il ricordo di uno storico caffè culturale

Una lapide posta nel 1958 dai proprietari di allora, Angelo Ricci e Fernando Pieri recita: “Questo Caffè in cui echeggiò l’entusiasmo del Risorgimento/ accolse alla fine dell’Ottocento e al principio del nostro secolo/ poeti letterati ed artisti amici del droghiere mecenate Alfredo Caselli/ fra cui Giovanni Pascoli Giuseppe Giacosa Alfredo Catalani Giacomo Puccini/ Pietro Mascagni Libero Andreotti e Lorenzo Viani“.

Alla figura di Alfredo Caselli, negli anni ’30 del Novecento il nuovo proprietario Giulio Di Simo intitolò un premio per la letteratura, le arti figurative e la musica.

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