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Minori, in Toscana cresce la povertà relativa. Ma i bambini leggono di più

Il covid ha condizionato negativamente la vita dei bambini toscani, ma nonostante questo ci sono dati in controtendenza: aumenta l’abitudine alla lettura e si pratica più sport

Bambini - © Ben Wicks, Unsplash

In Toscana la percentuale di minori in povertà relativa nel 2021 è del 15%, inferiore di 5,4 punti percentuali rispetto alla media nazionale ma con un +4% rispetto all’anno precedente. La percentuale di minori che vive in abitazioni prive di alcuni servizi e con problemi strutturali è del 9,9%, quota inferiore di 2,9 rispetto alla media nazionale, mentre i minori che vivono in sovraffollamento abitativo sono il 46,7% (+5,1% rispetto al dato italiano). È quanto emerge dal rapporto annuale di monitoraggio sui diritti dell’infanzia, e del Rapporto “I dati regione per regione”, evento organizzato da Caritas Toscana all’Istituto degli Innocenti di Firenze.

Lo “tsunami”

“Il Covid ha generato uno tsunami, il 25-30% di nuovi poveri hanno bussato alle porte dei centri di ascolto di tute le Caritas della Toscana” commenta il direttore di Caritas Pisa, don Emanuele Morelli, parlando a nome di Caritas Toscana. “Un aspetto preoccupante è la povertà dei minori, una povertà che esige risposte di sistema, politiche che siano inclusive. Non possiamo più aspettare. Sono aumentati i poveri italiani ma anche quelli stranieri: la zona fiorentino-pratese è una zona più complessa, ma non è da meno la Toscana costiera”.

Tempo libero e povertà educativa

I bambini e i ragazzi di 6-17 anni che nel tempo libero hanno l’abitudine alla lettura di libri sono il 57% (+5,1% punti rispetto alla media nazionale). La percentuale di bambini e ragazzi di 3-17 anni che, nel tempo libero praticano sport in modo continuo o saltuario è del 62,3% (+2,5% rispetto al dato italiano).

“Il disagio economico-sociale batte sulle famiglie con più figli”

In relazione alla povertà educativa digitale, la percentuale di minori tra 6 e 17 anni che non utilizzano Internet è del 13,9% (-1,8% sul dato nazionale). La percentuale dei minori che non consuma un pasto proteico al giorno è dell’1,7%, inferiore di 1,1% rispetto alla media nazionale.

“Il disagio economico-sociale batte sulle famiglie con più figli. Questo è un dato che deve tenere alta la nostra attenzione” commenta l’assessore regionale alle politiche sociali, Serena Spinelli. “I bambini devono avere tutte le opportunità possibili, rischiamo di avere cittadini adulti con maggiore povertà educativa. Dobbiamo lavorare sulle giovani generazioni”.

“Il tema è importante e come Comune stiamo lavorando tantissimo” dice l’assessore al welfare di Firenze, Sara Funaro. La pandemia ha generato disparità sempre più grandi. L’impegno delle istituzioni deve essere ed è sempre maggiore per garantire a tutti i bambini pari diritti nella vita sociale ma pari diritti anche da un punto di vista educativo e formativo”.

Salute e comportamenti sociali

In Toscana, secondo il rapporto, il tasso di affidamento familiare è di 1,9 ogni mille residenti. Per quanto riguarda l’educazione, la percentuale dei comuni coperti da servizi socioeducativi per la prima infanzia è dell’87,2% (+27,1%) mentre sulla salute la percentuale di bambini obesi e gravemente obesi è del 6,6%, il tasso di mortalità inferiore è al 2,17% (media nazionale 2,88%).

Con riferimento alle persone di minore età in stato di detenzione o misure alternative, nei servizi residenziali sono presenti 47 minorenni, il 3,5% rispetto al dato nazionale di 1310, e con tendenza in diminuzione rispetto al precedente rapporto. Infine i reati per maltrattamento contro familiari e conviventi segnalati sono 1154, il 5,3% del totale nazionale.

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