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Nidi Gratis, chiuso anche il secondo bando: presentate 1.819 domande

Dalla Regione, il sostegno per la gratuità dei servizi educativi della prima infanzia. Giani: “Una misura per le famiglie. Cerchiamo di allargare la platea degli aventi diritto perché riconosciamo il valore educativo e sociale del nido”

Eugenio Giani – Nidi gratis - © Paolo Lo Debole

Chiuso il secondo bando Nidi Gratis a sostegno delle famiglie con un redditto Isee inferiore ai 35mila euro. Le domande pervenute sono 1819 e lo sconto totale che verrà operato a beneficio delle famiglie, in base ai contributi regionali, ammonta a 2.862.847,76 euro. “Numeri importanti – ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani –  Gli uffici regionali, adesso, provvederanno ad appurare se tutti coloro che hanno presentato domanda hanno effettivamente diritto all’agevolazione”. Quest’anno “in oltre 12 mila stanno frequentando i nidi gratuitamente e altri se ne aggiungeranno adesso con questo secondo bando”, ha aggiunto l’assessora regionale all’Istruzione, Alessandra Nardini.

La Regione, con questo bando, “intende garantire un contributo a favore delle famiglie per la gratuità dei servizi educativi per la prima infanzia dei bambini e delle bambine, dai nidi d’infanzia agli spazi gioco e ai servizi educativi nei contesti domiciliari” – prosegue Giani -. “Si tratta di una misura altamente positiva che va in controtendenza rispetto alle scelte annunciate dal Governo nazionale”, aggiunge il presidente. “Il governo Meloni intende restringere i servizi gratuiti. In Toscana, invece, noi li rafforziamo e cerchiamo di allargare la platea degli aventi diritto perché riconosciamo il valore educativo e sociale del nido e del sistema a supporto delle famiglie e della prima infanzia”.

Nidi gratis – © Paolo Lo Debole

“Le famiglie e in particolare le donne – spiega ancora  il presidente Giani –  che mettono al mondo figli devono poter contare tutte su misure e contribuzioni tese a permettere alle famiglie stesse di affrontare con serenità il delicato momento dell’inserimento delle figlie e dei figli al nido, struttura educativa essenziale per la crescita del bambino o della bambina ed imprescindibile per garantire alle famiglie quell’autonomia che sola può permettere a tutti i suoi membri e in particolare alle donne, la possibilità di non essere svantaggiate nel percorso lavorativo o professionale e nella vita sociale, cosa che purtroppo sarebbe quasi certa in mancanza di politiche come la nostra”.

Orgogliosa della misura l’assessora Nardini: “Un investimento significativo per far sì che il nido sia veramente un diritto per tutte le bambine e per tutti i bambini toscani. Il compito delle istituzioni, infatti, è quello di garantire ad ogni bambina ed ogni bambino pari opportunità, garantire che i percorsi di educazione e istruzione siano un diritto di tutte e tutti perché rappresentano una leva di emancipazione sociale”.

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