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Il varo del nuovo ponte della Variante di Grassina: il bypass è più vicino

Il primo lotto sarà inaugurato entro fine anno, del secondo lotto della Variante, che va verso il Chianti, il progetto e la gara sono già espletati. Casini: “Un momento che resterà nella storia del nostro territorio”

Varo ponte Variante Chiantigiana - © Antonello Serino - Met Ufficio Stampa

“Sono cinquant’anni che si parla di quest’opera. Adesso finalmente ci siamo, grazie al lavoro della Regione, della Città Metropolitana di Firenze e dei Comuni, di quelli di Bagno a Ripoli e Greve in particolare. È una giornata storica. Con la posa del ponte sul borro delle Argille viene realizzata l’ultima opera complessa per la Variante”. La Variante è la Chiantigiana a Grassina e questa mattina, 5 febbraio, è stato eseguito il varo del Ponte sul Borro delle Argille .

Al varo erano presenti il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il sindaco di Bagno a Ripoli e consigliere della Metrocittà delegato alla Mobilità e alla Viabilità di zona Francesco Casini, il sindaco di Greve in Chianti Paolo Sottani, i tecnici della Città Metropolitana, l’ingegner Marco Palandri della ditta Rosi Leopold.

La Variante sarà la nuova porta del Chianti, libererà Grassina dalla morsa del traffico e servirà un’area produttiva importantissima come quella di Scolivigne – ha detto Casini – Se dopo tanti anni siamo riusciti a portare in fondo la Variante è grazie al grande impegno, la perseveranza e la ricerca di tante soluzioni tecniche da parte di tutti i soggetti coinvolti. Dopo il varo del ponte, il percorso per completare il primo lotto sarà in discesa, la Variante sarà pronta entro la fine dell’anno. Un momento che resterà nella storia del nostro territorio”. Anche il presidente Giani ha sottolineato l’importanza dell’opera: “Questa è la porta del Chianti e sarà importantissimo riuscire a bypassare Grassina con la strada che da Ponte a Niccheri sale fino all’Ugolino, in armonia con il paesaggio circostante. È il primo tassello di un intervento che dovrà essere completato con tutte le altre opere previste: una moderna concezione di viabilità che garantirà sicurezza e basso impatto ambientale. Un’opera che migliorerà sensibilmente una zona caratterizzata da grandi flussi, anche turistici . Oggi è l’ennesima dimostrazione che la Toscana delle infrastrutture sta compiendo grandi passi avanti”.

Due gru da 400 tonnellate all’opera

Sono state utilizzate 2 gru da 400 tonnellate ciascuna, per il sollevamento e la movimentazione della campata che va, in termini tecnici, dalla spalla 1 alla pila centrale, di 77 tonnellate di peso e lunghezza pari 36,50 m.

Subito dopo con le stesse gru è stato l’operazione per il varo della seconda campata, che va dalla pila centrale alla spalla 2, con un peso di 46 tonnellate e lunghezza di 25,25 m.

Il varo del viadotto Niccheri

Nelle giornate del 31 gennaio e dell’1 febbraio è stato fatto invece varo del viadotto Niccheri. Anche in questo caso sono state utilizzate 2 gru da 400 tonnellate ciascuna che ha hanno sollevato e movimentato inizialmente la campata che va da spalla 1 a pila 1 dal peso di 81 Ton e lunghezza 31,20 m; poi la seconda campata avente un peso di 88 tonnellate e lunghezza 35,50 m.
Le operazioni di varo sono andate a buon fine e concluse definitivamente nella mattinata di giovedì 1 febbraio 2024.

I dettagli dell’opera

L’opera nel complesso ha un valore di 38 milioni di euro, finanziati in quota parte da Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze (stazione appaltante), e Comuni di Bagno a Ripoli e Greve in Chianti.

La realizzazione dell’opera è suddivisa in due lotti, appaltati alla ditta Rosi Leopoldo.

Il primo lotto è compreso tra Ponte a Niccheri e la località Ghiacciaia sulla strada che conduce verso San Polo in Chianti che serve la zona artigianale di Scolivigne (dove ci sono importanti aziende come Fendi, Scervino, Celine e molte altre). La fine dei lavori per il primo lotto è prevista entro fine autunno, con inaugurazione entro fine anno.

Per quanto riguarda il secondo lotto della Variante, che va verso il Chianti, il progetto e la gara sono già espletati. Entro la fine del collaudo del primo lotto, partiranno i lavori del secondo e saranno finanziati grazie a 2 milioni e 900 mila euro che saranno erogati alla Metrocittà ora che il Tribunale le ha riconosciuto il diritto all’importo stabilito con la polizza fidejussoria per i mancati lavori da parte della ditta che aveva vinto l’appalto per la realizzazione della variante.

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