Enogastronomia /

Opificio Birrario: birre biologiche e a chilometro zero grazie al luppolo toscano

A Crespina Lorenzana nel cuore dei Colli pisani si produce una delle poche birre artigianali al 100% toscane, i cereali e il luppolo sono cioè coltivati direttamente dai produttori

Nel cuore dei Colli pisani a Crespina Lorenzana si trova l’Opificio Birrario una birreria artigianale agricola che ogni anno produce circa 250 ettolitri di birra biologica, non filtrata e non pastorizzata.

La particolarità dell’Opificio è quella di produrre birra al 100% toscana, producono cioè direttamente nei loro campi la maggioranza degli ingredienti che utilizzano per fare birra cioè cereali e luppoli.

Il Mastro Birraio Fabrizio Di Rado ci ha raccontato: “Ho deciso di produrre birra e non vino perchè riflettendo bene la birra si può fare tutte le volte che si vuole, mentre il vino più di una volta l’anno non si può fare. Rispetto a un birrificio tradizionale in cui viene sempre utilizzata materia prima industriale che quasi mai viene dall’Italia noi abbiamo deciso di provare a costruire la filiera. Adesso siamo autosufficienti perchè coltiviamo il luppolo dal 2013, la parte agricola fornisce tutto l’orzo necessario”.

L’Opificio è andato anche a recuperare un’antica varietà di orzo toscano la “Scandella” coltivata nella Garfagnana da un contadino custode.

Opificio Birrario, Fabrizio Di Radio e l’assessora regionale Stefania Saccardi

Il contributo della Regione Toscana

Nel 2019 l’Opificio Birrario si è dotato di un impianto per la maltazione dei cereali che è stato l’ultimo anello per la costruzione della filiera delle materie prime destinate alla birra.

Questa “micro malteria” di ultima generazione è stata acquistata grazie a un contributo della Regione Toscana. 

Opificio Birrario è l’esempio che anche in Toscana si può fare un’ottima birra artigianale biologica e di filiera cortaha dichiarato l’assessora all’agroalimentare della regione Toscana Stefania SaccardiIn Toscana siamo più abituati a parlare di vino ma è molto bello che sempre di più si stia affermando questa filiera che porta ad una birra di grande qualità che parte dalla coltivazione del luppolo e dell’orzo, da un recupero del territorio a queste coltivazioni. Ormai la birra è sulle nostre tavole e nella rete della ristorazione, credo che investire su questa filiera sia utile per recuperare la coltivazione di tante piante e per fare un prodotto di qualità”.

Le birre dell’Opificio Birrario

Le birre dell’Opificio Birrario sono tutte artigianali, vengono prodotte in alta fermentazione e non sono pastorizzate, nascono dalla fantasia e dall’esperienza del Mastro Birraio Fabrizio Di Rado e raccontano storie di terra e di vita.

Opificio Birrario produce quattro birre con nomi ispirati alle civette che vivono sui Colli Pisani, sono la Noctua, l’Odiosa, la Glaux e la Brama.

La bionda Demetra, ultima nata dell’Opificio ha una storia diversa e un po’ speciale. “Demetra” per gli antichi era la Dea delle messi e della fertilità, simbolo femminile di luce e terra.

Quest’ultima nuova birra è prodotta con ingredienti locali di prima qualità. Una birra stagionale, frutto di anni di impegno e lavoro, che racchiude il cuore della Toscana. 

I più popolari su intoscana