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Emma e la protesta femminista a Sanremo: un gesto vale più di mille parole

La cantante riaccende il dibattito su parità e diritti delle donne durante la sua esibizione canora dimostrando che la battaglia non è ancora vinta

Emma Marrone fa il gesto delle femministe durante Sanremo 2022

Era il gesto delle femministe negli anni Settanta quando manifestavano per la parità e i diritti delle donne, contro i vecchi retaggi culturali che le volevano a casa a fare da moglie e mamma. Il simbolo della liberazione sessuale di una generazione scesa in piazza a lottare per battaglie di civiltà: l’aborto, il divorzio e rivendicare il diritto di scegliere della propria vita e della propria sessualità.

Il gesto della vagina con le dita rivolte verso l’alto proposto da Emma Marrone a Sanremo mentre eseguiva la canzone “Ogni volta è così” è stato sorprendente ma, nonostante l’effetto déjà-vu, si è rivelato purtroppo ancora una volta attuale.

Il testo del brano della cantante salentina, che a Sesto Fiorentino ha vissuto la gioventù, recita “Ogni volta è così, siamo sante o puttane. E non vuoi restare qui e neanche scappare“. Le ragazze di oggi, che pure ci appaiono così indipendenti, emancipate rispetto a quelle degli anni Settanta, lottano ancora per la parità e per i loro diritti. Come cinquant’anni fa.

Il gesto femminista della vagina in prima serata su Rai Uno durante il Festival di Sanremo è stato il classico sasso nello stagno: ha prodotto onde di superficie ma soprattutto in profondità nella mente di tanti. Alla fine ha suscitato una vera e propria reazione a catena.

Immediati i commenti sui social e sul web, il dibattito è esploso e in tanti si sono interrogati sull’opportunità del gesto. Per Emma non è una novità ma esprime bene il suo pensiero: da anni porta avanti le battaglie in difesa delle donne contro ogni tipo di violenza verbale e fisica e contro le discriminazioni di ogni genere.

Con quel gesto in tv la cantante ha solo ricordato che la lotta continua

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Nel 2022, c’è bisogno di quel gesto ispirato negli anni Settanta a qualche manifestante dalla copertina del giornale femminista Le torchon brûle per ribadire la propria libertà sessuale, la libertà di poter disporre del proprio corpo. Una libertà oggi di nuovo sotto assalto, nonostante la legge sull’aborto, per la presenza in Italia di tanti medici obiettori.

Dalle piazze di mezzo secolo fa Emma Marrone ha riportato questi temi al centro del dibattito sulle piazze di oggi: in tv, sui social, nel web.

Una battaglia vinta solo in linea di principio, mezzo secolo fa

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Pensavamo che la guerra fosse terminata da tempo, dopo tutto l’impegno e le iniziative messe in campo, invece continua con le sue vittime giornaliere: donne discriminate, violentate, uccise. Un bollettino di guerra impressionante.

Ecco perché un gesto così forte e liberatorio come quello di Emma in prima serata vale più di mille parole e, forse, può servire a vincere domani la guerra. Una volta per tutte.

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