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Overtourism, Giani: “L’impugnazione della legge toscana è contraddittoria”

Al convegno ‘Le città tra bellezza e turismo di massa: la regolazione sostenibile’ massimo sostegno nella battaglia della Regione impegnata contro gli affitti brevi

L’intervento del presidente Giani al convegno di Ali

La necessità di regolamentare il far west legato all’overtourism e l’impugnazione da parte del Governo sulla legge toscana sul turismo sono stati al centro del convegno promosso da ALI, Autonomie Locali Italiane, dal titolo ‘Le città tra bellezza e turismo di massa: la regolazione sostenibile’.

L’evento ha visto un confronto strutturato tra amministratori locali, esperti, rappresentanti delle istituzioni e del mondo produttivo, con l’obiettivo di costruire politiche pubbliche capaci di affrontare le sfide poste dal turismo contemporaneo in chiave sostenibile, inclusiva e territoriale.

Il presidente della Regione Eugenio Giani intervenendo al convegno al Palazzo del Pegaso ha sottolineato come “l’impugnazione della legge toscana è un atto estremamente contraddittorio. In Toscana grazie alla nuova legge siamo passati dalla promozione affidata alle 10 Province a quella attribuita e organizzata attraverso 28 ambiti omogenei, proprio perchè riteniamo che promozione e valorizzazione delle specificità meritino di essere attribuite ai territori, secondo una visione non centralistica. Per alcuni territori il turismo assume un valore rilevante, toccando anche il 20% del Pil”.

Giani e la regolamentazione degli affitti brevi

“La nostra legge – ha aggiunto – affronta anche la questione degli affitti brevi, fenomeno che cambia radicalmente da luogo a luogo”. Nel ricordare come la Costituzione attribuisce alle Regioni una competenza esclusiva in materia di turismo, con il potere di emanare leggi e regolamenti in materia senza bisogno di un intervento dello Stato Giani ha ribadito che “la Toscana lo ha fatto e ha cercato di attuare una politica di buon senso per gestire il fenomeno degli affitti brevi e tutelare la residenza nei centri turistici, garantendo un equilibrio tra l’attività turistica e la vita quotidiana dei residenti nei centri. Porteremo avanti la nostra idea di gestione turistica – ha concluso – che fa leva sulla semplificazione delle procedure, sulla valorizzazione delle comunità locali e sulla promozione di un modello di turismo sostenibile e accessibile”.

Gualtieri: il turismo una fonte di crescita

Piena sintonia da parte di Roberto Gualtieri, sindaco di Roma e presidente nazionale di Ali. “La Regione Toscana è all’avanguardia – ha affermato -: ha fatto bene a fare una legge, male fa il governo a impugnarla e non fare nulla su questo ambito. Il turismo – ha aggiunto – è una grande fonte di crescita, di occupazione, ma il suo impatto deve essere regolamentato per favorire l’eccesso di concentrazione, soprattutto nel settore dell’extralberghiero, e poi occorrono tanti altri interventi, perché il turismo non desertifichi i centri storici, ma e quindi si sostengano le attività artigianali, si sostenga la residenzialità nei centri delle città e si favorisca un’esperienza turistica di qualità, amica dell’ambiente e distribuita in modo più equilibrato su tutto il territorio”.

Marrucci: strumenti per aiutare i piccoli comuni

Andrea Marrucci, sindaco di San Gimignano e presidente di Ali Toscana ha ricordato che “di fronte a un fenomeno come quello turistico, che cresce nei numeri e si diversifica nelle forme, non è più accettabile che le istituzioni locali siano lasciate sole, senza strumenti per governarlo. La nuova legge toscana sul turismo va nella direzione giusta: quella di aiutare le amministrazioni, grandi e piccole, a governare un cambiamento complesso. Per questo l’impugnazione da parte del governo nazionale è un errore politico e istituzionale. Una legge, con tutti i margini di miglioramento che può avere, è sempre meglio dell’assenza di regole. Il rischio è il far west. Ne va della qualità dell’esperienza di visita degli ospiti da tutto il mondo e della qualità della vita delle nostre comunità ospitanti”.

Funaro: i primi risultati contro gli affitti brevi

“Nei primi mesi del 2025 abbiamo aumentato del 100% rispetto all’anno precedente i controlli che stiamo facendo” sulla regolarità delle locazioni brevi, “da gennaio ad aprile abbiamo fatto 223 controlli”, di cui “160 solo a marzo e aprile”, e “sono state contestate 1.002 sanzioni amministrative” ha detto Sara Funaro, sindaca di Firenze, intervenendo al convegno.

Di queste sanzioni “la maggioranza, e la percentuale è sopra l’80% – ha spiegato –, sono state contestate allo stesso soggetto che dal 2022 era diventato titolare di 40 strutture e non aveva mai mandato le dichiarazioni mensili sul numero di ospiti”. La sindaca ha sottolineato che “oggi possiamo procedere solo con le sanzioni: un domani possiamo andare anche alla revoca o a non dare le autorizzazioni, nel momento in cui non viene rispettata tutta una serie di criteri”.

Funaro ha aggiunto che “abbiamo dato mandato di attivare uno studio, perché poi i limiti si mettono con dati alla mano e non in maniera casuale“, sul tema degli affitti brevi, col quale “poter definire dei limiti più specifici” a seconda di “quello che verrà fuori tra la percentuale della residenzialità e degli affitti brevi che ci sono nelle varie zone omogenee”.

Mazzeo: necessario regolamentare il turismo

Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana è intervenuto, con un video messaggio, al convegno: “la bellezza, per continuare ad essere ricchezza, deve essere regolata, gestita e soprattutto protetta, non possiamo permettere che i nostri centri storici si svuotino di residenti, che i borghi si trasformino in vetrine senz’anima o che l’overturism comprometta la qualità della vita delle comunità”.

Mazzeo ha ricordato il lavoro fatto con il presidente Giani, l’assessore Marras e con il contributo del presidente Anselmi sul testo unico del turismo, poi impugnato dal Governo. “Cerchiamo di innovare e di riformare per dare risposte ai cittadini, il Governo cerca di bloccarci, ma cercheremo di far valere le nostre ragioni in Corte Costituzionale” ha ribadito.

E infine, ha concluso Mazzeo “la bellezza non è solo un’eredità da conservare, ma un progetto da costruire insieme, giorno dopo giorno, con politiche lungimiranti, con il contributo del mondo della cultura, dell’impresa e del sapere”.

 

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