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Parte il percorso partecipativo sulla rigenerazione dell’area del teatro Fabbricone di Prato, Manetti: “Progetto di grande valore”

Il progetto sarà realizzato grazie a un finanziamento di 8 milioni di euro su bando della Regione Toscana. Previsti dieci appuntamenti dal 16 settembre fino a gennaio 2024 aperti a tutta la cittadinanza

Teatro Fabbricone

Prende avvio a Prato il percorso partecipativo del progetto di rigenerazione urbana dell’area del Teatro Fabbricone e del Fabbrichino, che creerà nuove connessioni tra il mercato all’aperto e il complesso teatrale grazie ad un grande parco urbano da 20 ettari dove si alterneranno percorsi e spazi verdi.

Il Comune di Prato è risultato vincitore di un finanziamento di 8 milioni di euro sul bando della Regione Toscana promosso nel 2022 (+2 cofinanziati dal Comune di Prato per un totale di 10 milioni) e finanziato attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale 2021-2027, “Coesione Italia”.

Gli interventi di rigenerazione urbana saranno affiancati da un processo partecipativo, intitolato “Il Fabbricone. Il teatro e la città. Rigenerazione del Polo Teatrale del Fabbricone e creazione di nuove connessioni urbane”, affidato alla società Simurg Ricerche, con l’obiettivo di recepire le istanze dei cittadini .

Per fare questo sono previsti 10 appuntamenti dal 16 settembre 2023 al’11 gennaio 2024 aperti alla cittadinanza.

“Con il processo partecipativo inizia il procedimento che renderà la città di Prato proprietaria dell’area del Fabbricone, del Fabbrichino e del giardino – dice l’assessore alla Cultura Simone Mangani – concludendo una storia nata 50 anni fa quando il Fabbricone fu adibito per la prima volta a luogo di spettacolo teatrale con il debutto dell’Orestea di Luca Ronconi, un’esperienza che ha fatto scuola in Italia e in Europa. Uno dei risultati più importanti di questi anni di Amministrazione è la proprietà pubblica dei teatri, grazie ai fondi europei, alla scelta della Regione Toscana e alla capacità progettuale del Comune di Prato”.

“La Regione Toscana ha scelto di finanziare l’opera con risorse importanti, ma è il Comune di Prato ad avere il merito di aver presentato davvero un bellissimo progetto per la trasformazione di questa parte della città, coinvolgendo la Fondazione Metastasio – commenta la Capo di Gabinetto della Regione Toscana Cristina Manetti – Questo è un progetto di grande valore, che renderà ancora più fruibile e bello per i cittadini quello che è già un luogo di cultura con 50 anni di storia alle spalle. Questa Ammnistrazione ci ha sempre creduto, fin dall’inizio, e con tenacia ha portato avanti la propria idea di nuovo volto dell’area a nord della città e la Regione è per questo davvero fiera di aver dato il ptroprio contributo. Ancora una volta Prato si dimostra una città operosa, che lavora e che guarda sempre al futuro con nuove idee e progetti di sviluppo”.

Il calendario degli appuntamenti del percorso partecipativo

Il percorso partecipativo comincia sabato 16 settembre alle 17 davanti al Fabbricone con la camminata e laboratorio “Immagini di città” condotta da Massimo Bressan, presidente della Fondazione Teatro Metastasio, che con Graziano Graziani e con l’architetto Giuseppe Guanci accompagnerà i partecipanti in un tour di due ore circa intorno all’area teatrale.

L’appuntamento successivo si svolgerà sabato 23 settembre, dalle 18 alle 20, sempre presso gli spazi del Fabbricone, per un momento di restituzione del laboratorio artistico “Immagini di città”, sulla toponomastica e i segni urbani della città di Prato.

Sabato 14 ottobre, dalle 17 alle 19 si comincia con gli architetti Eva Prats e Ricardo Flores, protagonisti del progetto di riqualificazione di una fabbrica fatiscente a Barcellona, trasformata in teatro.

Sabato 21 ottobre, dalle 17 alle 19 protagonista dell’incontro di approfondimento sarà Gianfranco Capitta, giornalista e profondo conoscitore della cultura teatrale nazionale e delle vicende legate all’attività di Ronconi a Prato.

Sabato 4 novembre, dalle 17 alle 19, Marco Cremaschi, professore alla scuola di Urbanistica di Sciences Po, tratterà il tema del rapporto tra teatro e città dal punto di vista delle politiche urbane.

Il ciclo di incontri di approfondimento si concluderà l’11 novembre, dalle 17 alle 19, con Elena Pirazzoli, docente di Storia dell’Arte dell’Università di Bologna.

Appuntamento significativo è quello di domenica 29 ottobre, dalle 9:30 alle 12:30, con una “C amminata a scala urbana per immaginare la futura porta nord della città e il percorso dei teatri”, che porterà i partecipanti ad esplorare l’area che dal Fabbricone di estende verso il Bisenzio, il Teatro Magnolfi e il Teatro Metastasio. Ritrovo davanti al Fabbricone.

Il 30 novembre e il 7 dicembre, dalle 15 alle 19, si svolgeranno presso il Teatro Magnolfi i due laboratori partecipativi condotti da Simurg Ricerche, con l’obiettivo di raccogliere istanze, proposte, interessi e riflessioni sulla progettazione della nuova area verde che unirà gli spazi teatrali con piazza del Mercato nuovo, assumendo l’ambizioso ruolo di “porta nord” della città. Agli incontri è invitata la cittadinanza in generale, il mondo del commercio, i residenti delle aree prospicienti l’intervento di riqualificazione, i portatori di interessi, le associazioni, gli studenti e tutti coloro che potranno portare la propria esperienza e le proprie aspettative.

Il percorso partecipativo terminerà giovedì 11 gennaio 2024, con il seminario di chiusura previsto presso il Teatro Fabbricone alle ore 17:30 aperto a tutti, dove verranno presentati i risultati del processo partecipativo e le proposte che il Comune intende accogliere ed integrare alla strategia territoriale.

Per avere notizie sugli appuntamenti del processo partecipativo è possibile consultare il sito web https://partecipa.toscana.it/web/fabbriconeprato/home

Fabbricone: il percoso partecipativo

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