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Prima pietra d’inciampo a Lucca, davanti alla prigione degli ebrei

Nei giorni scorsi è stata inaugurata davanti alla Pia Casa di Lucca l’installazione dell’artista Gunter Demning per non dimenticare le vittime del nazifascismo

Anche Lucca adesso ha la sua prima pietra d’inciampo. La scorsa settimana l’artista tedesco Gunter Demning ha inaugurato davanti alla Pia Casa di Lucca, in via Santa Chiara, una ‘soglia d’inciampo’ che nel caso specifico ricorda un luogo di concentramento e detenzione locale degli ebrei prima di essere deportati verso i campi di sterminio.

Gunter Demning dal 1993 realizza sia le ‘pietre d’inciampo’, installazioni pari a un sampietrino per ricordare una singola persona deportata, sia le soglie d’inciampo che hanno obiettivo di imprimere nella memoria collettiva e nel tessuto urbano un’intera vicenda che ha accomunato un gruppo di persone negli orrori della Seconda guerra mondiale.

La Pia Casa, situata nel centro di Lucca, fu infatti, nel 1944, fu una prigione dove i nazisti, anche con la complicità dei fascisti italiani, rinchiusero centinaia di persone. L’importanza di atti come questo è stata ribadita dal sindaco Alessandro Tambellini, che ha sottolineato come il momento storico attuale tenda a minimizzare, e a volte a giustificare, le atrocità commesse in quegli anni.

“Lo scopo di queste installazioni – ha sottolineato invece Demning – è mantenere viva la memoria di ciò che, iniziando in Germania con il nazismo, ha coinvolto tutta l’Europa. E di mantenerla viva sopratutto nelle giovani generazioni perché la conoscenza di questi avvenimenti faccia sì che non si ripetano in futuro”.

 

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