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Dolci: omaggio a Italia, la prima donna biscottiera del Belpaese

Una mostra al Museo Bottega Antonio Mattei di Firenze sulla figura dell’imprenditrice Piccioli Ciampolini, inventrice dei biscotti “Brutti Buoni”

I “Brutti Buoni” del biscottificio Antonio Mattei di Prato

La signora dei biscotti dell’Italia Unita. L’inventrice dei Brutti Buoni. Dagli archivi del biscottificio Antonio Mattei è riemersa la figura di una donna, Italia Piccioli Ciampolini, che ha reso grande il Made in Italy.

Una figura femminile a cui rende omaggio la mostra fotografica dedicata a “Italia Piccioli Ciampolini, la prima donna ‘biscottiera’ dell’Italia unita”. Un’esposizione che si aprà martedì 23 aprile al Museo Bottega Antonio Mattei in via Porta Rossa 76/r a Firenze.

La decisione di rendere omaggio a questa donna va nell’ottica della famiglia Pandolfini, proprietaria del Biscottificio Antonio Mattei, di ricostruire sempre più le vicende dell’azienda che quest’anno compie ben 166 anni.

L’inventrice dei Brutti e Buoni

La mostra è dedicata a Italia Piccioli sposata con Egisto Ciampolini, fornitore di farina dell’azienda Mattei fin dagli ultimi anni dell’Ottocento. Italia era nata nel 1863. Basta scorrere le foto per rendersi conto che era una donna imponente e fiera. Fu l’artefice della fortuna dell’antico forno Mattei. Italia e il marito Egisto ne assunsero la direzione nel 1904.

Viene definita la prima biscottiera dell’Italia Unita per aver inventato i ‘Brutti Buoni’. Una ricetta ‘anti spreco‘ a base di albume, mandorle e zucchero inventata da Italia per non gettare i chiari d’uovo avanzati dalle altre produzioni. Il segno di come l’intraprendenza femminile diventa scelta imprenditoriale di successo.

Italia Piccioli Ciampolini agli inizi del ‘900 – foto di Antonio Mattei Biscottificio

Un’imprenditrice di talento

A Italia fu affidato Ernesto Pandolfini – nonno degli attuali fratelli proprietari Francesco, Marcella, Elisabetta, Letizia Pandolfini – appena undicenne perché rimasto orfano di madre. Fu titolare dell’azienda Mattei fino al 1920 quando, dopo un periodo di comproprietà fra Italia, il marito Egisto Ciampolini e Tommaso Pandolfini, la fabbrica passa completamente nelle mani di Ernesto Pandolfini.

Italia è morta nell’ottobre del 1921 all’età di 58 anni. Il suo ricordo ancora aleggia nei laboratori di Antonio Mattei a Prato. Fu un’imprenditrice di talento ma soprattutto una “persona di famiglia“. Da qui il desiderio in casa Pandolfini di far conoscere la sua storia.

Il legame con Ernesto Pandolfini

La figura di Italia Piccioli Ciampolini -spiega Letizia Pandolfini che si occupa dell’archivio familiare e ha lavorato alla realizzazione della mostra- è fondamentale per la nostra famiglia. Italia accudì nonno Ernesto rimasto orfano, e lo introdusse fin da piccolo al lavoro nel Biscottificio. Era una donna imprenditrice con uno spiccato senso degli affari piuttosto inusuale per quei tempi“.

Italia, insieme al marito riforniva di farina il laboratorio, ma “dal 1904 acquistò l’azienda e vi profuse idee e dedizione. Fu proprio lei, Italia, a inventare la ricetta dei biscotti ‘Brutti Buoni’ che ancora oggi vengono prodotti con successo. Il nonno Ernesto cominciò a lavorare fin da piccolo come garzone, fino a quando nel 1920 divenne l’unico proprietario del Biscottificio” sottolinea Letizia Pandolfini.

Ernesto Pandolfini (il primo in alto a sinistra) nel 1905 dentro il laboratorio – foto Antonio Mattei Biscottificio

La mostra al Museo Bottega

La mostra nel Museo Bottega fiorentino propone immagini d’epoca che ritraggono Italia Piccioli Ciampolini e i suoi collaboratori in un breve racconto fotografico, che inserisce una piccola storia familiare nella Storia con la ‘S’ maiuscola dei primi del Novecento.

La memoria familiare custodisce il senso della nostra storia aziendale – prosegue Letizia Pandolfini-. Essere orgogliosi del proprio passato significa essere ambiziosi per il futuro, vogliamo raccontare per rafforzare la nostra identità, ma anche per alimentare il racconto della cultura imprenditoriale e il ruolo delle donne in quegli anni. Non è nostalgia, non è il racconto del glorioso passato, è la cronaca della fatica e della forza, un modo per onorare la figura di Italia, senza la quale il biscottificio con ogni probabilità non sarebbe arrivato alla nostra famiglia Pandolfini”.

La mostra “Italia Piccioli Ciampolini, la prima donna ‘biscottiera’ dell’Italia unita” sarà aperta dal martedì alla domenica, orario continuato 11-19 fino al 28 luglio. Per l’occasione i visitatori ricevono in omaggio un biscotto “Brutto Buono”.

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