Attualità/

Pitti Uomo, ultimo giorno: prevista un’affluenza di 13mila buyer

Dati previsionali positivi per il salone della moda fiorentino: aumentano soprattutto i compratori provenienti dall’estero (+4%), con i mercati asiatici in ripresa

Pitti Uomo 105 - © AKAstudio-collective

Sono molto positive le prime previsioni sull’affluenza finale di Pitti Uomo 105, il salone della moda fiorentino che si chiude oggi alla Fortezza da Basso. I numeri sono in crescita per i buyer esteri (+4%), inoltre complessivamente i compratori dovrebbero superare le 13.000 presenze, mentre in totale si stimano circa 20.000 visitatori.

I dati di Pitti Uomo 105: moda in ripresa

Alle 12 di ieri i compratori esteri risultano in aumento rispetto al gennaio 2023 del 4% circa in termini di persone e del 6% in termini di punti vendita. Il dato italiano è invece in leggero calo, circostanza ampiamente prevista dagli organzizatori considerati i rallentamenti del mercato interno, registrati soprattutto negli ultimi tre o quattro mesi. Una ragionevole proiezione di queste percentuali sul risultato finale, fa prevedere agli organizzatori che il dato finale delle affluenze di soli buyers (escluse le altre categorie di visitatori) dovrebbe superare le 13mila unità, con gli esteri intorno a quota 4.700.

I primi venti paesi in ordine di affluenza sono Germania, Regno Unito e Olanda sul podio, seguiti da Spagna, Turchia, Francia, Giappone, Stati Uniti, Svizzera, Belgio, Austria, Cina, Grecia, Corea del Sud, Portogallo, Russia, Canada, Danimarca, Polonia e Svezia. Da segnalare il recupero dei principali mercati asiatici: Cina Continentale e Cina Hong Kong, Giappone, Corea del Sud, Taiwan e Singapore.  

“Se il sistema della moda maschile doveva battere subito il colpo in questo avvio di 2024 – sottolinea Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagineebbene i primi due, quasi tre giorni di Pitti Uomo n. 105 stanno mandando messaggi davvero positivi: nei padiglioni, tra gli stand, in città, agli eventi speciali, qui a Firenze stiamo registrando una diffusa, grande energia e insieme, la volontà di tutti gli operatori di concentrarsi sui fattori ritenuti decisivi per il successo sui mercati. Mi riferisco alla qualità delle collezioni e all’impegno delle aziende nell’aggiungere a ogni stagione novità stilistiche e/o di materiali in sintonia con le nuove tendenze del consumo; alla capacità da parte dei migliori retailers e compratori di selezionare gli ordini secondo logiche curatoriali che si integrano – senza subordinarsi – con le necessità commerciali, dando così opportunità e visibilità alle sperimentazioni, alle nuove generazioni, alla ricerca moda.”

 

I più popolari su intoscana