Ci sono anche due scrittori toscani nei dodici finalisti del Premio Strega 2025, che sono stati annunciati ieri a Roma dalla presidente del Comitato direttivo, Melania Mazzucco. Si tratta di Valerio Aiolli, nella dozzina con “Portofino blues” (Voland), proposto da Laura bosio, e di Giorgio Van Straten con “La ribelle. Vita straordinaria di Nada Parri” (Laterza), proposto dallo scrittore pratese Edoardo Nesi.
I finalisti del Premio Strega 2025
Sono cinque le autrici e sette gli autori scelti tra gli 81 proposti per il più importante premio letterario italiano, tra cui Andrea Bajani con “L’anniversario” (Feltrinelli), proposto da Emanuele Trevi, Nadia Terranova con “Quello che so di te” (Guanda), proposto da Salvatore Silvano Nigro, Paolo Nori con “Chiudo la porta e urlo” (Mondadori), proposto da Giulia Ciarrapica, Elisabetta Rasy con “Perduto è questo mare” (Rizzoli) e Wanda Marasco con “Di spalle a questo mondo” (Neri Pozza). E ancora Saba Anglana con “La signora Meraviglia” (Sellerio), Deborah Gambetta con “Incompletezza. Una storia di Kurt Godel” (Ponte alle Grazie), Elvio Carrieri con “Poveri a noi” pubblicato da Ventanas, Michele Ruol con “Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia” (TerraRossa) e Renato Martinoni con “Ricordi di suoni e luci. Storia di un poeta e della sua follia” (Manni).
“I titoli candidati all’edizione 2025 del Premio Strega rispecchiano nell’insieme una pluralità di generi e generazioni – ha sottolineato Melania Mazzucco – ogni gamma della prosa contemporanea è rappresentata: romanzo, memoir, narrativa non-fiction, graphic novel, romanzo biografico, giallo, noir, thriller, distopico (ma nessun fantasy). Tuttavia i romanzi veri e propri non sono la maggioranza. Predomina il racconto dell’Io: la cosiddetta autofiction o l’autobiografia vera e propria che si ricorre, coi suoi fasti e le sue miserie. Il leit motiv di quest’anno è la follia.”
I romanzi di Valerio Aiolli e Giorgio Van Straten
Lo scrittore fiorentino Valerio Aiolli, già selezionato tra i dodici finalisti del Premio Strega nel 2019 con “Nero ananas”, è in corsa quest’anno con “Portofino blues”, edito da Voland, un noir contemporaneo ispirato alla misteriosa scomparsa della contessa Francesca Vacca Agusta, avvenuta l’8 gennaio del 2001 nel giardino di Villa Altachiara a Portofino, il cui cadavere venne ritrovato in mare venti giorni dopo. Aiolli ricostruisce uno dei casi più discussi del nostro tempo, intrecciando cronaca, società e costume, alternando il punto di vista dei principali personaggi coinvolti alle dichiarazioni rilasciate e agli articoli che all’epoca hanno raccontato la vicenda.
Giorgio Van Straten invece con “La ribelle. Vita straordinaria di Nada Parri”, edito da Laterza, racconta la vera storia della partigiana di Empoli, classa 1923, che si unì alla Resistenza insieme al suo innamorato, Hermann, un soldato tedesco disertore da cui avrà anche una figlia. Nada dopo la guerra si impegna in politca e negli anni Settanta diventa sindaca di Cerreto Guidi, prima donna a ricoprire questa carica nell’Empolese Valdelsa, ma non rivedrà più Hermann.
La proclamazione della cinquina finalista del Premio Strega si terrà mercoledì 4 giugno al Teatro Romano di Benevento, mentre la serata finale sarà giovedì 3 luglio nel giardino del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, trasmessa in diretta televisiva su Rai3.