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Prosciutto toscano Dop, un 2023 positivo per il Consorzio: la produzione cresce del 10%

Una previsione di 340mila prodotti marchiati nonostante i costi della materia prima siano aumentati del 13,5% in un anno. Ottimismo anche per l’export

Il Consorzio del Prosciutto Toscano Dop chiude il 2023 con il segno più, registrando una crescita produttiva del 10% e una previsione di 340mila prodotti marchiati nonostante i costi della materia prima siano aumentati in media del 13,5% in un anno. Un trend destinato ad aumentare con le festività natalizie, con ordini già in linea rispetto a quelli del 2022.

Il Consorzio  – che racchiude 19 aziende toscane produttrici della Dop – archivia un anno positivo pure per l’export grazie anche a iniziative di promozione internazionale come il progetto triennale Europeo “Cut and Share” portato avanti assieme al Pecorino Toscano Dop. Le attività hanno coinvolto soprattutto Stati Uniti e Canada, partecipando a fiere di settore tra New York, Las Vegas e Toronto. Oggi i due stati nordamericani  rappresentano il 15% dell’export totale. In Europa, la Germania si conferma il cliente principale con una netta crescita per quanto riguarda l’affettato.

“Nonostante la crescita del prodotto – spiega Fabio Viani, presidente del Consorzio del Prosciutto Toscano Dop – continua a preoccupare l’aumento dei costi riguardanti la materia prima, aggravata dalla recente inflazione che ha coinvolto l’intero Paese. È un problema che coinvolge l’intera filiera”. In ogni caso, fa sapere il Consorzio del Prosciutto Toscano, i prezzi del prodotto restano stabili.

 

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