Restauro, riqualificazione, sicurezza, digitalizzazione: i palazzi del Consiglio regionale della Toscana sono stati oggetto di una significativa serie di interventi nei cinque anni della legislatura che si sta per concludere. Una ‘cura’ che ha permesso di adeguare le sedi della massima istituzione toscana e renderle più accoglienti e funzionali. Sono stati presentati questa mattina la pubblicazione e il video realizzati per presentare ai cittadini le caratteristiche e i relativi investimenti degli interventi. ‘Tradizione e Innovazione’, queste le parole chiave della pubblicazione, che offre una ricca carrellata dei lavori, descritti nel dettaglio.
Mazzeo: conservare la memoria e aprirsi al futuro
“In questi anni abbiamo scelto di valorizzare il patrimonio storico, artistico, culturale delle nostre sedi – dice il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo – l’abbiamo fatto un po’ in controtendenza con il passato, è una di quelle iniziative che restituisce alle cittadine e ai cittadini toscani spazi più accessibili, sicuri, più belli e moderni, adeguati alle funzioni istituzionali di oggi”.
Il presidente ricorda in particolare “le sale riportate al loro splendore, a cominciare dalla sala del Gonfalone, restituita ai colori originari e al salone delle Festa di palazzo Bastogi, col suo unico lampadario monumentale” e tutta la parte dedicata alla digitalizzazione. “Conservare la memoria e aprirsi al futuro, questo il nostro intento – prosegue Mazzeo – parliamo di più di 11 milioni di investimenti, realizzati in parte grazie a una buona programmazione e in parte coi risparmi derivanti dalla buona gestione dei costi della politica. Tutto questo è stato possibile grazie al lavoro importantissimo svolto dai nostri uffici, che hanno operato con impegno e dedizione. A loro va il nostro grazie, a nome mio e di tutto l’Ufficio di presidenza”.
La digitalizzazione e i restauri più importanti
Riguardo alla digitalizzazione, uno degli aspetti di innovazione perseguiti sin dall’inizio della legislatura, “abbiamo investito molto su strumenti innovativi da mettere a disposizione sia del lavoro dei consiglieri, sia dei cittadini, ad esempio con la creazione del nuovo archivio storico e la digitalizzazione del fondo Oriana Fallaci. Stiamo facendo un lavoro enorme sulla trasparenza, per rendere tutta l’attività del Consiglio più facilmente accessibile alle cittadine e ai cittadini, e, anche in questo caso, dare voce a chi ha meno voce”, conclude il presidente dell’Assemblea toscana.
“Abbiamo portato a termine il restauro di strutture di pregio storico, ma anche tanti risanamenti e ristrutturazioni sul versante della sicurezza”, spiega Monica Piovi, che oggi dirige il settore organizzazione e risorse del Consiglio regionale. “È stato un lavoro di squadra estremamente significativo, per il quale vogliamo ringraziare l’Ufficio di presidenza, che ha sempre dato input per la valorizzazione. Un grazie anche alla soprintendenza, che ci ha aiutato e ha collaborato attivamente per velocizzare i lavori”.
In una panoramica dei principali interventi, segnala “il restauro della sala del Gonfalone, rinnovata e riportata agli antichi colori, la ristrutturazione di sala Fetonte, il restauro del lampadario monumentale della sala delle feste di palazzo Bastogi, realizzato da un artigiano. Il restauro delle porte di pregio al primo piano di palazzo Covoni. Poi, il rifacimento di servizi igienici di tutto il palazzo, la pavimentazione di un intero piano di palazzo Bastogi, per ragioni di maggiore sicurezza. Giusto ricordare la collaborazione con la struttura della Giunta regionale, a conferma della capacità di mettere insieme risorse e persone qualificate”.