Conclusi gli interventi di restauro e valorizzazione, tornano fruibili il parco e il giardino all’italiana della villa Medicea di Careggi, la reggia dei Medici amata da Lorenzo. La Regione ha investito un milione di euro, da fondi Pnrr, per riaprire una porzione dell’imponente struttura e completare così una tappa importante del percorso di riqualificazione e valorizzazione del percorso Unesco deelle ville medicee della Toscana.
Le prime aperture a cura della Fondazione Sistema Toscana hanno riscosso grande successo e hanno visto già la partecipazione di 500 visitatori. “È il primo degli interventi maggiori sulla villa che giunge a conclusione – ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani nel corso di un sopralluogo -. Il giardino della villa di Careggi tanto cara a Lorenzo il Magnifico, padre del Rinascimento che qui finì i suoi giorni, viene restituito alla fruizione pubblica. Seguirà il completamento della limonaia, destinata a centro visitatori e a varie altre funzioni entro fine anno, per poi giungere a ultimare il restauro del corpus della villa, per la quale io spero nel progetto Uffizi Toscana, che possa portare opere degli Uffizi e restituirla alla funzione museale. Destinazione che sarà comunque garantita anche con l’ esposizione di collezioni di proprietà regionale. In questo modo – ha concluso Giani – Careggi potrà essere non solo il luogo della cura dove si concentrano le funzioni sanitarie, ma anche della cultura. Per questo è centrale che si possa finalmente tornare a conoscere la villa”.
I prossimi interventi sulla villa
Per quanto riguarda gli altri interventi in corso, è prossimo alla conclusione il restauro delle superfici affrescate e decorate finanziato dal ministero per un milione di euro.
Per il corpo centrale, i lavori del secondo lotto finanziati con 5 milioni di euro da fondi regionali e statali dovrebbero concludersi nel 2026, mentre è in fase di progettazione il terzo lotto, con il recupero delle mura perimetrali del parco e gli annessi alla villa, finanziato per 2 milioni da fondi regionali, per il quale l’avvio dei lavori è previsto nel 2026.
I lavori di riqualificazaione del giardino
I lavori hanno interessato sia la parte a verde del giardino e del parco ottocentesco che il restauro conservativo degli elementi lapidei presenti nel giardino.
Sono stati ripuliti circa 2500 mq di sottobosco, potate e reintegrate le siepi di alloro e di bosso, potati circa 50 alberi oltre ad abbattere quelli pericolanti. Il tutto ha prodotto circa 40 tonnellate di materiale vegetale, smaltito tramite cippatura per il recupero successivo. Sono stati successivamente piantati circa 180 nuovi alberi, parte in sostituzione di quelli ammalorati e parte a integrazione a ampliamento della collezione botanica, e circa 500 piante acidofile, fra azalee e rododendri.
Per quanto riguarda gli interventi sui materiali lapidei, sono stati ridefiniti i bordi della aiuole con il riallineamento e l’integrazione di circa 260 metri di cordoli in pietra e di circa 400 metri di cordoli in ciottoli. Si è inoltre provveduto al restauro del pavimento brecciato in ciottolato e alla pulitura degli apparati scultorei.
È stato poi ripristinato il sistema idrico, con la predisposizione dell’impianto di irrigazione e il restauro, l’impermeabilizzazione e la riattivazione delle tre vasche del giardino formale, dove sono anche state restaurate le esedre in ferro a copertura delle panchine.