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Trasporti, sciopero in Toscana: nel weekend per i treni, lunedì per tramvia e bus

Stop ai treni dalle 21 di sabato 4 maggio alle 21 di domenica 5 maggio, mentre lunedì 6 maggio si fermeranno la tramvia a Firenze e gli autobus di Autolinee Toscane, con fasce di servizio garantite

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Partono oggi tre giorni di sciopero dei trasporti in Toscana, che riguarderanno prima i treni e poi gli autobus e la tramvia a Firenze.

Lo sciopero nazionale dei treni, proclamato da una sigla sindacale autonoma del personale del gruppo Fs Italiane, inizierà alle ore 21 di oggi, sabato 4 maggio, e continuerà fino alle ore 21 di domani, domenica 5 maggio. Lo rende noto Fs, avvertendo che “lo sciopero nazionale potrebbe avere un impatto significativo sulla circolazione ferroviaria e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni del Regionale di Trenitalia”.

Gli effetti, in termini di cancellazioni e ritardi, potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine dello sciopero e i passeggeri sono invitati a informarsi prima di recarsi in stazione e, ove possibile, a riprogrammare il viaggio.

Le informazioni su collegamenti e servizi attivi sono disponibili attraverso l’App Trenitalia, la sezione Infomobilità del sito web trenitalia.com, i canali social e web del Gruppo FS Italiane e il numero verde gratuito 800892021.

Il 6 maggio stop a tramvia e autobus

Lunedì 6 maggio per lo sciopero nazionale di 24 ore del Tpl indetto da Cub trasporti, Cobas lavoro privato, Adl Cobas e Sgb, saranno possibili disservizi sugli autobus di Autolinee Toscana e nel servizio della tramvia di Firenze.

Gest ha spiegato che per la tramvia di Firenze sono garantite le fasce di servizio 6:30-9:30 e 17-20.

Autolinee Toscane precisa che la regolarità del servizio dei bus e delle biglietterie dipenderà dalle adesioni allo sciopero, ma comunque le fasce di garanzia del Tpl prevedono che il servizio degli autobus sarà garantito in due fasce orarie: tra le 4:15 e le 8:14 e tra le 12:30 e le 14:29.

Lo sciopero, si spiega, è stato indetto per chiedere, tra l’altro, un aumento salariale di 300 euro, la riduzione dell’orario di lavoro da 39 a 35 ore settimanali, a parità di salario e riduzione del periodo di guida e del nastro lavorativo per gli autisti, e l’adeguamento delle tutele sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.

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