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Scuola e formazione, le buone pratiche della Toscana protagoniste a Didacta

Alla Fiera alla Fortezza da Basso di Firenze  presentati i progetti più  innovativi finanziati con legge regionale. Mazzeo: “Crostruiamo un luogo che dia cittadinanza attiva a tutte le ragazze e a tutti i ragazzi”

Il Consiglio regionale della Toscana a Didacta, alla Fortezza da Basso di Firenze, per accendere i riflettori sulle sue iniziative e le buone pratiche che interessano la scuola e, in generale, la formazione.

Come “Leggere forte”, il progetto che ha introdotto la lettura a partire dalle scuole dell’infanzia e che oggi è diventata modello. “Con una proposta di legge al Parlamento “Leggere liberi” abbiamo voluto rafforzare questa missione introducendo uno spazio di lettura libera e silenziosa nelle scuole”, ha ricordato Cristina Giachi, presidente della commissione Istruzione, formazione, beni e attività culturali.

Si è quindi parlato di tre dei 77 progetti che sono stati finanziati dal Consiglio regionale. Dell’esperienza nel piccolo comune di Molazzana (in Garfagnana, provincia di Lucca) dove, tra incontri con la scuola e creazione di gruppi di lettura,  verrà potenziata la biblioteca comunale. Poi Poppi (Arezzo) che si caratterizzerà per “Libri in libertà”, spaziando dalla promozione della lettura a scuola alla presentazione di libri con autore, e anche dal Bookcrossing, ossia allestimento di dieci casette per libri nelle varie frazioni e, dove possibile, acquisto di libri a tema. A Torrita di Siena, invece, tutto avrà inizio a partire da sabato 13 maggio con l’inaugurazione della “Fiera del Libro”, per una due giorni di letture ad alta voce, dedicate alle giovani generazioni, senza dimenticare l’omaggio ad Italo Calvino al Teatro degli Oscuri, e la presentazione della legge “Leggere liberi”, con la presidente Giachi e la consigliera regionale Elena Rosignoli.

Tra le buone pratiche presentate, anche ArtCentrica, un piano per sensibilizzare gli studenti all’arte, alla cultura digitale, alla tutela del patrimonio artistico. Infine, Generazione News, un programma che ha dato vita a un giornale digitale redatto dagli studenti toscani delle scuole secondarie di secondo grado: promosso dagli organi di rappresentanza studentesca, è gestito da una rete di dieci scuole, una per ciascuna provincia, e realizzato in collaborazione con la Fondazione e l’Ordine dei Giornalisti della Toscana.

“Ho sempre pensato che la scuola dovesse essere al centro della nostra attività istituzionale, ecco perché ho fortemente voluto che il Consiglio regionale in quanto tale avesse una sua relazione stabile e costruttiva con le scuole di tutta la regione”, ha dettoil presidente dell’Assemblea toscana, Antonio Mazzeo, che a Didacta ha parlato della stretta collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, anche attraverso la formalizzazione di rapporti sulla base di un protocollo d’intesa, che prevede un importante contributo finanziario del Consiglio regionale.

“Quello che vogliamo costruire è un luogo che dia cittadinanza attiva a tutte le ragazze e a tutti i ragazzi – ha spiegato Mazzeo – . Per questo abbiamo investito su tre parole chiave. La prima è libertà: essa va coltivata affinché i giovani possano esprimere sempre le loro impressioni e i loro sentimenti senza paura dell’altro, anzi tendendogli una mano. La seconda è innovazione perché le frontiere del cambiamento richiedono sempre di guardare avanti e di costruire per i nostri figli un futuro migliore. La terza parola è partecipazione: ognuno di loro si deve sentire protagonista attivo. Queste sono le linee attorno a cui abbiamo finanziato i progetti per le nostre scuole e sono stato davvero felice ed emozionato nel vedere quanta bellezza è stata creata”.

A entrare nel vivo dei temi, Cristina Giachi, : “ Oggi abbiamo portato a Didacta le esperienze che la Toscana, in questi anni, ha messo in campo per implementare l’offerta formativa delle scuole – ha affermato. – Didacta è una fortezza di eccellenze dedicate al settore dell’istruzione e della formazione. In un contesto in continua evoluzione della scuola e delle risorse utili per l’ambiente educativo, la Toscana ha creduto nella possibilità di sostenere la formazione continua con nuove pratiche e nuovi approcci che partono dall’ambito istituzionale dell’istruzione per contaminare quel tempo e quello spazio che restano fuori da esso”.

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