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Sei impianti operativi per fornire energia pulita dall’Arno, Giani e Monni: “Sicurezza e sostenibilità ambientale”

Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’assessora Monia Monni insieme ai sindaci di Fiesole e Bagno a Ripoli hanno fatto tre sopralluoghi alle briglie di Compiobbi, Sant’Andrea a Rovezzano e Girone

Lunedì 10 marzo il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani insieme all’assessora all’ambiente Monia Monni e i sindaci di Fiesole e Bagno a Ripoli, Cristina Scaletti e Francesco Pignotti, hanno fatto un sopralluogo su tre delle tredici briglie: Compiobbi, Sant’Andrea a Rovezzano e Martellina e Cartiera al Girone.

Proseguono infatti i lavori di ripristino di 13 briglie sul tratto del fiume Arno tra Incisa e Porto di Mezzo, dove contestualmente sono in corso di realizzazione gli impianti idroelettrici ad acqua fluente.

“Sarà una rivoluzione per Firenze e la Toscana. L’energia idroelettrica dell’Arno – ha dichiarato il presidente- , di cui si parlava da decenni, finalmente diventa realtà. Grazie a un partner affidabile e a un investimento significativo, stiamo utilizzando in modo sostenibile le risorse del nostro territorio”.

Il progetto è realizzato in Project Financing con un investimento di circa 100 milioni di euro, e come ha ribadito il presidente “rappresenta un’importante opera per la sicurezza idraulica e la produzione di energia da fonte rinnovabile. Una volta a regime, gli impianti garantiranno una produzione energetica annua di 55 GWh, pari al fabbisogno di circa 20.000 famiglie, contribuendo in modo significativo alla transizione ecologica e alla riduzione delle emissioni di CO₂.

“È un salto di qualità anche culturale- ha spiegato Eugenio Giani-, una sfida bella che ci fa da sponda per tante altre realtà della Toscana. In questo modo coniughiamo sicurezza, sostenibilità ambientale e riqualificazione di vecchi manufatti. Un progetto innovativo che trasforma un’idea discussa per decenni in realtà concreta: la produzione di energia elettrica dall’Arno diventa una risorsa strategica per la Toscana. Si inaugura una nuova era per l’approvvigionamento energetico regionale. Tra le 13 briglie- ha spiegato ancora Giani riferendosi alla briglia di Compiobbi-, una in particolare si inserisce in un contesto paesaggistico di rara bellezza, tra i comuni di Bagno a Ripoli e Fiesole, lungo l’Arno, tra Vallina e Compiobbi. Oltre all’aspetto energetico, l’intervento rappresenta un passo avanti per la sicurezza del territorio, contribuendo alla gestione delle acque e alla riduzione del rischio idraulico”

“Questo intervento – ha spiegato l’assessora Monni– rappresenta una delle opere più significative della legislatura, perché coniuga due obiettivi fondamentali: la sicurezza del territorio e la transizione ecologica. Grazie a un investimento di 100 milioni di euro in project financing, ristruttureremo 13 griglie lungo l’Arno, un lavoro essenziale per stabilizzare l’alveo del fiume e contrastare i fenomeni erosivi, particolarmente pronunciati in questo tratto. Allo stesso tempo, questo progetto ci permetterà di produrre energia rinnovabile, sufficiente a coprire il fabbisogno di 20.000 famiglie, con una riduzione di emissioni di CO2 pari a 25.000 tonnellate all’anno. È la dimostrazione che sviluppo e tutela ambientale possono e devono procedere insieme. Come Regione, continuiamo a investire in soluzioni innovative per la sicurezza idraulica e la sostenibilità energetica, perché sappiamo che la sfida climatica si vince con interventi concreti e lungimiranti. Dobbiamo gestire il rischio idrogeologico- ha concluso- con una nuova capacità di adattamento ai cambiamenti climatici e garantire maggiore sicurezza alle comuni”

Le briglie

Ad oggi sono già operativi gli impianti di Incisa, Ellera, Compiobbi, Sant’Andrea a Rovezzano, Martellina e Cartiera, Isolotto, mentre entro l’anno verranno completati quelli di Ponte d’Annibale (Incisa), Sieci, Rignano e San Niccolò.

Le briglie visitate dal presidente e dall’assessora insieme ai sindaci sono:

Compiobbi: produzione stimata 4 GWh/anno, due turbine, portata massima di 60 mc/s, salto di 3,7 metri. Costo 7milioni di euro
Sant’Andrea a Rovezzano: produzione stimata 4,8 GWh/anno, due turbine, portata massima di 60 mc/s, salto di 4,4 metri. Costo 8,1 milioni di euro
Martellina e Cartiera: dotato di una barriera mobile (Rubber Dam), che si abbassa automaticamente al superamento di una determinata portata. Produzione stimata 4,6 GWh/anno, due turbine, portata massima di 60 mc/s, salto di 4,1 metri. Costo 8,5milioni di euro.

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