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Sesto e Prato come Napoli: ecco la ‘spesa sospesa’, vicini ai più deboli

Pane e prodotti di prima necessità, fuori dai negozi di alimentari ecco le ceste per chi ha bisogno. Belle storie di solidarietà dalla Toscana

Pane gratis, accade a Prato.

Nell’emergenza che diventa catastrofe ecco che si fanno strada belle storie. E diventano simboli di speranza, di umanità, di solidarietà, in una società dove fino a ieri predominava l’individualismo. E’ il caso di Prato dove una gastronomia ha messo a disposizione di chi non riesce a fare la spesa delle confezioni di cibo. Vicino un messaggio ‘Non andare a letto con la fame prendi qualcosa, insieme ce la faremo’. 

Una storia che ha raccontato con un post su Facebook l’onorevole Antonello Giacomelli, pratese. ‘La difficoltà, come accade spesso, tira fuori il meglio ed il peggio delle persone – scrive.  Si parla fin troppo di esempi del secondo caso, per questo merita ancor di più un apprezzamento il gesto della gastronomia pratese che ha messo fuori dal proprio negozio uno scatolone con confezioni di cibo per chi ha bisogno. E con un messaggio semplice, diretto e bellissimo. Grazie!’.

Ma quello di Prato non è il solo caso in Toscana. Il quotidiano La Repubblica richiama l’attenzione sull’iniziativa di un forno di Sesto Fiorentino, in provincia di Firenze. Anche qui il messaggio dice tutto ‘Chi ha può lasciare, chi non ha può prendere’. Una frase che campeggia sullo sfondo della bandiera italiana, oggi più che mai simbolo di aggregazione di un comune sentire, del bisogno di riscoprirsi vicini. Il forno metterà a disposizione i propri prodotti nella cesta e così potranno fare anche i clienti. Ciò che avanzerà nella cesta a fine giornata sarà poi ritirato dalla Misericordia di Sesto che si occuperà a sua volta della distribuzione della piccola spesa alle famiglie in difficoltà. 

Così ecco che l’emergenza sanitaria fa tornare ‘visibili’ i problemi a volte celati di un paese. I nuovi poveri, l’impossibilità di alimentarsi, di sopravvivere. Piccoli gesti possono salvare vite. Viva la gente che non si volta dall’altra parte. Ripartiamo anche da qui. 

forno sesto fiorentino credits Repubblica

(Photo credits La Repubblica)

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