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Sostenibilità ambientale e innovazione, Marco Casamonti firma la cantina Poggio Antico

Il nuovo progetto, presentato in Regione Toscana alla presenza del presidente Giani e dell’assessora Saccardi, dovrebbe vedere la luce entro il 2028 a Montalcino

rendering cantina di Poggio Antico a Montalcino

L’architetto di fama internazionale, già progettista della cantina Antinori nel Chianti, Marco Casamonti, ha presentato il progetto della nuova cantina di proprietà dell’azienda agricola Poggio Antico a Montalcino, in provincia di Siena. Il progetto nasce da una prima esigenza tecnica ovvero quella di migliorare e ottimizzare i processi produttivi della cantina e un suo conseguente ampliamento della produzione. Questo è possibile solo superando i limiti della struttura, andando completamente a rinnovarla senza però intaccare la bellezza del luogo.

Il progetto

La nuova cantina nascerà all’interno del Poggio da cui prende il nome l’azienda, dove attualmente sorge il fabbricato principale e non le aree coltivate. Grazie alla pendenza naturale del terreno saranno realizzati più livelli di cantina che in parte saranno seminterrati, mentre le terre di scavo saranno utilizzate per modellare la viabilità circostante e i raccordi di terreno esistente. Tutto questo garantirà di ridurre al minimo il consumo di suolo e limitando la movimentazione meccanica  il conferimento in discarica. Questo perchè l’impatto e la sostenibilità ambientale sono uno dei cardini del progetto dell’architetto Casamonti, finalizzate a valorizzare l’ambiente in quanto elemento distintivo del territorio. Nella struttura sono poi previsti due ampi parcheggi per i mezzi agricoli e per le auto dei futuri visitatori. Per quanto riguarda invece l’esterno, il fabbricato si realizzato con un grande pergolato coperto da viti rampicanti che andranno a circondare le strutture più antiche e delimita i nuovi interventi creando una piazza interna, filo rosso del progetto, e spazio che andrà in futuro ad ospitare eventi e iniziative.

rendering cantina di Poggio Antico a Montalcino

Tutto il processo di costruzione sarà orientato verso i criteri del risparmio energetico e della tutela ambientale sia in termini di materiali che di tecniche costruttive che saranno utilizzate. Nello specifico tutto l’involucro edilizio sarà realizzato con materiali ecologici e impianti innovativi.

Abbiamo realizzato un progetto di contemplazione del paesaggio”, ha detto l’architetto Marco Casamonti. “E’ un progetto di grandissima semplicità: una terrazza per guardare il Monte Amiata. Un podio con un pergolato di viti, da cui osservare un paesaggio meraviglioso. Poi tutto avviene dentro la terra, dove c’è la temperatura fresca e giusta, dove matura il vino e dove si lavora. D’altra parte abbiamo un territorio straordinario che dobbiamo salvaguardare, allo stesso tempo, grazie alla viticoltura e al vino le nostre campagne tornano a essere luoghi di lavoro e luoghi favolosi di visita. Mettere insieme questi aspetti significa avere ben chiare le priorità: primo il paesaggio e quindi la salvaguardia del territorio; secondo, la sua cura e la sua tutela che passa attraverso il lavoro e quindi anche attraverso le cantine; terzo, queste ultime che possono essere in grado di attirare turismo, visite e persone che con qualità e passione vengono in Toscana. E’ un grande risultato e anche l’obiettivo dei progetti che ci accingiamo a fare in Toscana”.

Tempistiche? “Sto raccogliendo – ci dice Pier Giuseppe D’Alessandro – AD della Cantina Poggio Antico – le scommesse con i vari attori che partecipano alla creazione di questo progetto e parliamo di 2027-2028“.

L’azienda

La cantina di Poggio Antico è posta su una delle colline più alte, a oltre 500 metri di altezza sul livello del mare, ha 35 ettari di vigneto (di cui 28 a Brunello). Dal 2017 è stata acquistata da Atlas Invest, compagnia belga che finanzierà anche l’intervento di realizzazione della nuova cantina.

Un progetto importante per il nostro territorio – ha detto il sindaco di Montalcino e senatore Silvio Franceschelli -. Abbiamo un territorio con 1300 partite Iva attive, 500 aziende agricole, quindi dobbiamo far sì che l’impresa possa svilupparsi sì ma nella compatibilità ambientale. Per questo il progetto che viene presentato oggi dell’azienda Poggio Antico firmato dall’architetto Casamonti va in questa direzione, una filosofia che prevede il recupero delle strutture esistenti, la presenza di energie alternative sostenibili e non impattanti e la qualità della produzione: tutti elementi fondamentali per un territorio che fa dell’eccellenza, della qualità e della sostenibilità i suoi punti di forza”.

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