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Stop ai monopattini in sharing a Firenze dal 1° aprile: il Comune punta sulla sicurezza

Conclusa la sperimentazione: normative nazionali più rigide e uso scorretto alla base della decisione. In arrivo più biciclette e un potenziamento dei servizi di sharing

Dal 1° aprile 2026 i monopattini in sharing non saranno più disponibili a Firenze. La giunta comunale ha deciso di non prorogare ulteriormente la sperimentazione avviata nel 2020, ritenendo non sussistano le condizioni per rendere il servizio strutturale. A pesare sulla scelta, da un lato il recente irrigidimento delle norme nazionali, dall’altro le criticità riscontrate nella gestione quotidiana dei mezzi.

La decisione è stata formalizzata con una delibera firmata dall’assessore alla Mobilità Andrea Giorgio. “La sicurezza stradale per noi è sempre stata una priorità – ha dichiarato la sindaca Sara Funaro –. Le nuove regole nazionali sull’obbligo del casco, unite all’impossibilità di garantirne la disponibilità a bordo dei mezzi nonostante i controlli della Polizia municipale, ci portano a fermare il servizio. Il nostro obiettivo resta quello di promuovere un uso sicuro e responsabile di tutti i mezzi di mobilità”.

Anche Giorgio sottolinea come il quadro normativo abbia inciso profondamente sull’operatività del servizio: “Le modifiche al codice della strada rendono più complessa per gli operatori la gestione dei mezzi nel rispetto delle regole. A questo si aggiungono comportamenti scorretti diffusi, dalla sosta irregolare alla circolazione contromano o sui marciapiedi. Per questo abbiamo deciso di chiudere la sperimentazione. Allo stesso tempo – aggiunge – potenzieremo il bike sharing, aumentando la flotta di biciclette e chiedendo all’operatore un rinnovamento dei mezzi”.

L’analisi condotta dal Comune in vista della scadenza della proroga (prevista fino al 30 novembre 2025) ha evidenziato una serie di ostacoli difficilmente superabili nel breve periodo. Il nuovo obbligo del casco per tutti i conducenti, indipendentemente dall’età, si è rivelato uno dei principali punti critici: nel sistema a flusso libero, senza stalli di ritiro e riconsegna controllata, garantire sempre un casco disponibile e conforme è risultato impraticabile. In questo modo, secondo l’amministrazione, il rischio di violazioni sistematiche del Codice della Strada diventava troppo elevato.

La sperimentazione terminerà ufficialmente il 31 marzo 2026, per consentire alle società di sharing di completare le procedure tecniche e amministrative legate alla chiusura del servizio, dalla dismissione dei mezzi alla chiusura dei rapporti con utenti e fornitori. Il Comune precisa comunque che in futuro non esclude un ritorno dei monopattini in forme più controllate, qualora l’evoluzione normativa e tecnologica lo rendesse possibile.

Nel frattempo l’amministrazione rafforzerà il bike sharing, che continua a registrare numeri in crescita: nel 2024 sono stati superati 1,5 milioni di noleggi, e nei primi mesi del 2025 l’aumento è stato del 18% rispetto all’anno precedente. Oltre all’ampliamento della flotta, sono previste agevolazioni e una revisione delle tariffe per rendere il servizio più accessibile. In parallelo è allo studio un ulteriore potenziamento degli altri servizi di sharing mobility, dalle auto agli scooter.

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