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The State of the Union, Toscana sempre più regione d’Europa

L’intervento del presidente Giani: “Realtà integrata nei processi di coesione e sviluppo grazie ai 10 miliardi di risorse europee”. Mazzeo: far crescere la casa comune

The State of the Union

Una Toscana sempre più integrata nei processi di coesione e sviluppo. Una regione d’Europa grazie ai circa 10 miliardi di risorse europee (Pnrr e fondi strutturali): una realtà pronta a garantire sviluppo e modernizzazione delle proprie comunità.

Nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio a Firenze, la seconda giornata della conferenza The State of the Union si è aperta con l’intervento del presidente Eugenio Giani tra i saluti iniziali, poco prima dell’intervento dell’Alto rappresentante Ue Josep Borrell.

Giani ha spiegato che “è grazie ad un’iniziativa come questa, che si rinnova ormai da 13 anni, che la Toscana diventa protagonista rispetto ai processi di integrazione e coesione e verso il consolidamento di un’identità europea. La generazione Erasmus, soprattutto in questo drammatico anno segnato dalla guerra, ha colto più di altri il senso della costruzione di questa identità che è già tra noi e con noi, perché è l’Europa a indicare le norme che ispirano il nostro vivere”.

“Toscana regione d’Europa – ha aggiunto il presidente -, fortemente integrata nel processo di inclusione e coesione, anche sul piano degli investimenti, resi possibili grazie alle risorse che provengono dall’Europa stessa. Come ad esempio quelle del Pnrr, che per la Toscana ammontano a 6,6 miliardi di euro e che consentiranno a oltre 6100 progetti, certificati al 31 marzo scorso, di partire entro il 2023. O quelle dei fondi strutturali europei, altri 3,3 miliardi per i prossimi 6 anni. In tutto circa 10 miliardi per proseguire nel processo di sviluppo e modernizzazione di servizi e infrastrutture in tutti i settori: ambiente, trasporti e mobilità sostenibile, lavoro, istruzione e sanità”.

Il presidente della Regione Eugenio Giani a The State of the Union

Borrell: rafforzare l’industria della difesa

Nella seconda giornata di The State of the Union a tenere banco l’intervento di Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari Esteri e vicepresidente della Commissione europea. “L’Europa deve aumentare la propria capacità di difesa e di produzione industriale, che era adeguata per un tempo di pace ma non per la guerra” ha detto Borrell aggiungendo che i 500 milioni di euro appena stanziati per aumentare la produzione delle munizioni sono un buon segnale, ma “non una svolta“.

Putin continua a portare avanti questa guerra e se non sosteniamo l’Ucraina, il Paese cadrà. E’ chiaro che preferiremmo spendere questo denaro per altro, per i nostri i cittadini, per le spese nei servizi del sociale, ma non abbiamo scelta“, ha sottolineato Borrell ribadendo che “l’unico piano di pace per l’Ucraina sul tavolo è quello di Volodymyr Zelensky, quella cinese è una serie di desideri, di sogni. I russi non lo accetteranno. E per parlare di pace ci vuole qualcuno con cui parlarne, mentre Putin continua a parlare di obiettivi militari da raggiungere“.

In ogni caso Pechino “ha un ruolo importante perché può avere la maggiore influenza su Mosca, e finora ha fornito armi alla Russia“. Ed anche la telefonata tra Xi e Zelensky è stata una “cosa positiva”. “Noi europei dobbiamo avere il nostro modo di rapportarci con Cina, anche se siamo più vicini agli Usa – ha concluso – Un’alleanza ha bisogno di un equilibrio, altrimenti non è una vera alleanza“, ha rilevato Borrell. Quanto alla Cina, è “un concorrente ed un rivale” dell’Ue, ma allo stesso tempo non può essere considerata una minaccia alla sicurezza europea come la Russia.

Nardella, temo che in Europa aumentino i populismi

Temo che anche in Europa aumentino i populismi: l’Europa sembra distante dai cittadini e che abbiamo dimenticato quella visione che ha visto nascere la nostra comunità, la visione di Monnet, Schumann, Spinelli, De Gasperi” ha affermato Dario Nardella, sindaco di Firenze e presidente dell’associazione Eurocities, aprendo la seconda giornata della conferenza The State of the Union.

A causare disaffezione ci sono i veti dei governi nazionali – ha proseguito – ma anche il peso degli apparati burocratici. Per cercare una via d’uscita io ritengo che dobbiamo ascoltare la voce della città e coinvolgerle nelle decisioni da prendere su temi cruciali come energia, transizione ecologica, politiche economiche a partire dal Next Generation Eu”.

Secondo Nardella, “le città sono le roccaforti della cultura e degli ideali europei ma non hanno diritto di parola nelle istituzioni di Bruxelles e Strasburgo. Dobbiamo cambiare questa situazione. Credo che sia giunto il momento di creare un comitato all’interno del Parlamento europeo per discutere delle politiche urbane, di un segretariato specifico sulle aree metropolitane, di avere fondi direttamente a disposizione delle aree metropolitane, sull’esempio virtuoso del Pon metro“.

Elderson (Bce): Fondo Ue per la transizione green è possibile

Per favorire la transizione ecologica, “l’analisi dello staff della Bce mostra che da un punto di vista legale e istituzionale, gli sforzi di investimento pubblico potrebbero essere integrati da risorse aggiuntive finanziate dall’Ue sotto forma di un Fondo europeo per la sicurezza climatica ed energetica” ha affermato Frank Elderson, membro del board della Bce.

Tuttavia “qualsiasi fondo europeo aggiuntivo dovrebbe essere accompagnato da un orientamento di bilancio aggregato dell’area euro coerente con la lotta della Bce contro l’inflazione elevata”, ha sottolineato Elderson, ricordando l’importanza delle risorse del Next Generation Eu per la transizione.

Di recente sono emerse preoccupazioni sulla capacità degli Stati membri di attuare i piani di recupero e resilienza esistenti: queste preoccupazioni sono in gran parte riconducibili a ostacoli amministrativi a livello nazionale e locale, e devono essere affrontate prima di prendere in considerazione eventuali risorse aggiuntive” ha aggiunto Frank Elderson. Nel suo intervento Elderson ha ricordato che, secondo un’analisi dello staff della Bce, gli sforzi di investimento pubblico potrebbero essere integrati da risorse aggiuntive finanziate dall’Ue sotto forma di un Fondo europeo per la sicurezza climatica ed energetica.

Antonio Mazzeo a The State of the Union

Mazzeo, far crescere la casa europea

Il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo ha aperto i lavori della sessione pomeridiana nel salone dei Cinquecento a palazzo Vecchio. “L’Europa – ha spiegato Mazzeo – non è solo un’idea astratta, ma una comunità di popoli, con storie, culture e tradizioni diverse. L’Europa è il presente ma soprattutto il futuro e sarà la casa dove abiteranno le nuove generazioni. Il nostro compito, il nostro impegno è costruire e far crescere questa casa. Una casa che sia comunità di valori, che sia tutela dei diritti, che sia garanzia di uguali opportunità per tutte e tutti, indipendentemente che si nasca in un piccolo borgo di periferia o in una grande capitale europea”.

L’Europa – ha proseguito – sta affrontando ‘tempi incerti’, proprio come dice il titolo dell’edizione di The State of the Union. Emergenze globali di portata epocale: la pandemia, il cambiamento climatico, l’ingiustificabile aggressione della Russa all’Ucraina e le sue devastanti conseguenze. Le regioni e i Consigli regionali sono fondamentali per accorciare le distanze tra le Istituzioni europee e i cittadini e dar loro risposte sempre migliori nella vita quotidiana. Faccio tre esempi concreti: grazie al Fondo Sociale Europeo a settembre partiranno gli asili nido gratuiti per le famiglie con un ISEE inferiore ai 35mila euro e grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza si potranno costruire 85 case della comunità che potenzieranno la sanità territoriale e fornire internet veloce a 550mila cittadini ed imprese toscane”.

Il Consiglio Regionale della Toscana – ha concluso  Mazzeo – è pronto a lavorare insieme per costruire un’Europa sia più giusta, equa e solidale e che possa vincere le grandi sfide di questi tempi incerti”.

Gentiloni: Riduzione graduale del debito e incentivi

Io penso che abbiamo messo sul tavolo una proposta molto valida di riforma del patto di stabilità. E’ una proposta equilibrata, per ridurre il debito in modo graduale e realistico offrendo incentivi per la crescita sostenibile. Credo che la consapevolezza nei partner di cambiare le regole sia forte, tutti riconoscono che le regole attuali sulla riduzione del debito non sono realistiche” ha detto il commissario Ue per gli Affari economici Paolo Gentiloni allo State of the Union a Firenze.

All’interno di The State of the Union è presente anche un evento organizzato con il sostegno di Regione Toscana – Giovanisì dal titolo SOU4YOU: The State of the Union per i giovani cittadini europei che si svolgerà nel pomeriggio di venerdì 5 maggio. Tra i relatori, oltre a Bernard Dika, ci sarà anche Camilla Ferrario, beneficiaria del bando per l’imprenditoria agricola promosso da Giovanisì.

Borrell alla Fondazione di Bocelli

Josep Borrell ha visitato poi la sede della Andrea Bocelli Foundation a Firenze, incontrando l’artista. L’incontro con i vertici della Fondazione e il sindaco Dario Nardella si è focalizzato, secondo quanto riporta una nota di Abf, sull’importanza dell’educazione come strumento per l’empowerment dei giovani di tutta Europa.

A nome mio e dell’intero team Abf – ha affermato Bocelli – ringrazio di cuore l’ingegner Josep Borrell per averci onorati della sua graditissima presenza presso la sede istituzionale di San Firenze, fucina di empowerment per i giovani cittadini d’Italia e d’Europa. Interpretiamo la sua visita quale specchio di una felice, ampia consonanza valoriale, nella volontà di agire, nell’urgenza di offrire le opportunità necessarie ad ispirare e sviluppare il potenziale delle nuove generazioni. Perché il futuro dell’Europa e di tutto il mondo sarà, anzi, è già, nelle loro mani“.

Borrell si è confrontato su sfide e opportunità per i giovani europei e non solo e su come organizzazioni non profit, in collaborazione con altre importanti realtà, possono generare impatto e valore attraverso progetti strategici. “Siamo pronti a collaborare da subito e in futuro con la Commissione Europea attraverso i nostri progetti educativi“, ha affermato Stefano Aversa, presidente della Fondazione.





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