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Torna a casa “in prestito” la Madonna di Santa Fiora

Il capolavoro di Luca Della Robbia venduto per due milioni di euro da Sotheby’s sarà esposto sull’Amiata per gentile concessione dei nuovi proprietari

La Madonna di Santa Fiora di Luca della Robbia - © Comune di Santa Fiora

Lieto fine per la vicenda della Madonna di Santa Fiora di Luca della Robbia. Messa all’asta a New York nel 2021 dalla Albright-Knox Art Gallery di Buffalo e venduta per circa 2 milioni di dollari, torna a casa seppur per un breve periodo. Sarà in mostra dal 27 luglio al 10 agosto a Santa Fiora.

L’opera fu commissionata probabilmente dalla famiglia Sforza di Santa Fiora a Luca della Robbia, e con tutta probabilità rimase nel paese amiatino per oltre 400 anni, fino a quando con la soppressione degli ordini religiosi nel luglio 1866, il bene fu confiscato dal Comune e venduto nel 1867, arrivando poi in America dopo più passaggi di proprietà.

L’appello del sindaco di Santa Fiora

Pochi giorni prima della vendita all’asta, da Sotheby’s, il sindaco di Santa Fiora Federico Balocchi, aveva lanciato un appello a istituzioni, collezionisti e mecenati per aiutare a riportare la Madonna a Santa Fiora che custodisce altre opere robbiane nelle sue chiese.

Anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, aveva sostenuto l’appello del sindaco. A distanza di circa due anni, si spiega dal Comune, “il desiderio è stato esaudito, grazie alla generosa disponibilità dei nuovi proprietari, Lilian e André Esteves, e alla preziosa collaborazione della galleria Benappi Fine Art che si prende cura della loro collezione, in una virtuosa sinergia tra istituzioni, mercato e collezionismo privato”.

Un particolare della Madonna di Santa Fiora di Luca Della Robbia

La collaborazione dei nuovi proprietari

I nuovi proprietari Lilian e André Esteves, grandi collezionisti di arte antica italiana, custodiscono l’opera all’interno della loro tenuta vicino a Montalcino, poco distante da Santa Fiora. “Da qui l’idea di collaborare e prestare la robbiana per questa mostra, così che il ritorno in Italia dell’opera sia coronato anche da un suo passaggio nei luoghi di origine, creando un’occasione di fruizione e conoscenza davvero unica” sottolinea ancora il Comune.

L’esposizione, fortemente voluta dall’amministrazione locale, è realizzata con il contributo del Consiglio regionale della Toscana. All’inaugurazione sarà presente anche lo storico dell’arte Tomaso Montanari che sin dal principio si è interessato affinché il ritorno dell’opera in Italia sfociasse in un’occasione di fruizione e riappropriazione pubblica.

Sinergie nel nome della Toscana diffusa

Con questa mostra offriamo l’occasione di guardare da vicino un piccolo grande capolavoro del Rinascimento toscano legato alla storia illustre di Santa Fiora” le parole del sindaco Balocchi. “La Toscana diffusa è fatta anche di grandi collaborazioni, di sinergie, di passioni e desideri che si trasformano in fatti, in recuperi, in riacquisizioni”, il commento di Giani.

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