Dopo un lungo periodo di cura, la tartaruga Caretta Caretta Totta torna in mare, libera e salva. L’esemplare è stato trovato lo scorso gennaio agonizzante sulla spiaggia di Macchiatonda, a Capalbio, con una lenza conficcata nella bocca. A salvarla i volontari, i veterinai e gli operatori dell’associazione tartAmare aps, che gestisce il centro recupero Tartarughe marine, in via Bramante 83 a Marina di Grosseto.
Sabato 24 maggio, Totta ha ripreso il largo dallo stabilimento “La Capannuccia” presso il tombolo di Feniglia di Orbetello ed è stata una festa, con tante persone, soprattutto bambini. A gestire le operazioni la Capitaneria di Porto di Orbetello e Porto Santo Stefano, ii Carabinieri Forestali di Grosseto, il Nucleo CITES dei Carabinieri di Arezzo.
Totta è stata rilasciata sulla spiaggia e si è diretta rapidamente in acqua, raggiungendo rapidamente il largo.

Il percorso di cura di Totta
Totta lo scorso 30 gennaio era stata recuperata e soccorsa sulla spiaggia di Macchiatonda, a Capalbio, grazie alla segnalazione di un cittadino: aveva ingoiato una lenza e aveva un amo incastrato nella bocca. Dopo una difficile convalescenza, dovuta alle complicazioni causate dal passaggio della lenza nel tratto gastrointestinale, alla fine Totta è guarita e ha ripreso peso.

Un risultato che, come spiega l’associazione tartAmare, non sarebbe stato possibile senza l’impegno costante dei volontari, seguendo le direttive del veterinario dottor Andrea Guidoni, con la consulenza della dottoressa Papini e del professor Di Bello.
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