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Trentadue canopi etruschi nel Museo civico e archeologico di Chianciano Terme

La collezione di canopi di Chianciano Terme, frutto delle ricerche nella necropoli di Tolle, rappresenta una delle testimonianze più ricche e variegate della cultura funeraria etrusca

Trentadue canopi etruschi nel Museo civico e archeologico di Chianciano Terme

È stata inaugurata al Museo Civico Archeologico di Chianciano Terme la nuova sezione permanente “Echi di eternità: i volti degli etruschi si rivelano”, che espone una selezione straordinaria di canopi, urne cinerarie antropomorfe risalenti al VII-VI secolo a.C., provenienti dagli scavi della necropoli di Tolle (1996-2011).

In tutto trentadue volti scolpiti nel tempo che raccontano oggi la vita, la morte e l’identità di una delle civiltà più affascinanti del Mediterraneo: quella etrusca.

L’allestimento, completamente rinnovato, è stato concepito per offrire un’esperienza immersiva che accompagna i visitatori in un viaggio tra sacralità, identità e memoria.

L’inaugurazione segna una nuova tappa del Progetto Etruschi 85/25, promosso dalla Regione Toscana con Fondazione Musei Senesi e Associazione Musei Archeologici della Toscana, che celebra l’antica civiltà, a quarant’anni dalle grandi iniziative del 1985, con un ricco programma di mostre, incontri, conferenze e occasioni di confronto con i linguaggi del contemporaneo. 

All’inaugurazione hanno partecipato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l’assessore alla cultura Michele Micheli, il presidente della Fondazione Musei Senesi Alessandro Ricceri, la direttrice Carolina Taddei e il direttore del museo Giulio Paolucci.

I canopi antropomorfi della necropoli di Tolle

La collezione di canopi di Chianciano Terme, frutto delle ricerche nella necropoli di Tolle, rappresenta una delle testimonianze più ricche e variegate della cultura funeraria etrusca.

Gli ossuari antropomorfi, spesso deposti in tombe a ziro o a camera e talvolta collocati su sedili di terracotta o di bronzo, erano avvolti in stoffe trattenute da fibule metalliche.

L’intento era quello di restituire al defunto un’identità umana dopo la cremazione, mantenendo vivo il legame con i riti e i costumi della vita terrena.

In questo gesto, profondamente simbolico, si riflette l’idea etrusca dell’eternità e della memoria, che continua oggi a parlare attraverso l’arte.

La Sindaca Grazia Torelli ha sottolineato come “Chianciano Terme rafforza il suo ruolo di custode della memoria etrusca, promuovendo la conoscenza e l’apprezzamento di un patrimonio unico al mondo. I canopi, capolavori di arte e simbolismo, ci raccontano la storia, la spiritualità e la maestria artigianale di un popolo che ha lasciato un’impronta indelebile nella nostra cultura. Questa nuova sezione è un dono alla comunità e al mondo, un simbolo del nostro legame con le radici e della nostra visione per il futuro, che ci restituisce un museo pienamente sicuro”.

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