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Ucraina, i front office per i profughi a Firenze e Livorno

Il presidente Giani: “Individuati la Mercafir per la Toscana centrale, e il palazzetto dello sport del centro labronico per la costa”

Gli assessori del Comune di Pontedera Carla Cocilova e Mattia Belli incontrano a Palazzo Stefanelli un gruppo di cittadini ucraini residenti sul territorio pontederese

Ucraina, i front office per accogliere i profughi in fuga dalla guerra sono stati individuati a Firenze e Livorno. Il presidente della Regione Eugenio Giani, in qualità di commissario delegato dello Stato per l’emergenza dell’Ucraina, annuncia i due luoghi che in Toscana saranno attivi come punti di riferimento per cittadine e cittadini in fuga dal paese dell’est europeo invaso dalla Russia.

Si tratta della Mercafir a Firenze, per la Toscana centrale, e del palazzetto dello sport di Livorno, per la costa – puntualizza Giani I due front office saranno a disposizione per tutti gli ucraini che arrivano in Toscana e hanno bisogno di un aiuto o un’indicazione”.

Le attività dei due front office

I due front office si rivolgono principalmente alle questioni sanitarie, “perché tutti i profughi che arrivano dovranno essere vaccinati, non solo contro il Covid, e avere una sorta di cartella clinica”. “E questo – ricorda il presidente – è un lavoro che viene disciplinato da una circolare emessa dal direttore del dipartimento Diritti di cittadinanza e coesione sociale della Regione”.

I due punti accoglienza non si occuperanno solo di salute. “In secondo luogo – afferma Giani – c’è il tema degli alloggi, anche se finora non abbiamo una grossa pressione perché gli ucraini al loro arrivo vengono indirizzati in abitazioni private o luoghi di accoglienza privati”.

La raccolta degli aiuti per l’Ucraina da parte delle Misericordie

Lo smistamento degli aiuti

Alla luce della gara di solidarietà che sta coinvolgendo così tanti toscani Giani vuole che “tutto ciò che viene raccolto venga ben instradato per l’Ucraina”. Da qui la necessità di individuare un centro di smistamento degli aiuti.

Sono in contatto con la Croce Rossa e con altre organizzazioni di volontariato come Pubblica Assistenza e Misericordia per trovare un luogo, che potrebbe essere l’Interporto di Prato, dove coloro che raccolgono materiale ma poi non hanno un camioncino, un camion o un tir per portarlo direttamente in Ucraina, possono trovare un canale pubblico che poi lo faccia arrivare a destinazione sicura” conclude il presidente.

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