L’acqua della diga di Montedoglio a Foiano della Chiana è finalmente tornata a bagnare i campi, un sogno che diventa realtà per gli agricoltori, costretti da oltre mezzo secolo a vedere una grande disponibilità idrica, senza poterla utilizzare.
Il progetto di dotare la vallata di una adeguata infrastrutturazione irrigua, maturato già a cavallo degli anni 60/70, infatti, si era arenato per decenni per mancanza di risorse.
Il Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno, fin dalla sua nascita nel 2014, si è impegnato a riportare questa necessità al centro dell’agenda politica, considerando fondamentale il completamento del Sistema occidentale di Montedoglio passaggio fondamentale per affrontare la crisi climatica e risposta necessaria e urgente per lo sviluppo del territorio.
Grazie alla Regione sette milioni di euro di risorse ministeriali si sono trasformati in 4,3 chilometri di rete, 2,9 km di condotta principale, 1,4 di diramazioni secondarie, a cui si aggiungono 3 camere di manovra, 7 attraversamenti di infrastrutture e corsi d’acqua, 12 punti di consegna collegati a 21 gruppi di erogazione, capaci di garantire una portata di 10 litri il secondo.
Al taglio del nastro, il presidente della Regione Toscana ha sottolineato come a Foiano della Chiana si sia verificato un evento storico per la Valdichiana e per tutta la Toscana.
L’inaugurazione della grande canalizzazione che porta l’acqua del lago di Montedoglio, l’invaso artificiale più grande della Toscana, dalla Valtiberina alla Valdichiana, consente alle aziende agricole di superare i problemi di siccità che i cambiamenti climatici sempre più stanno generando.
Una grande conduttura d’acqua realizzata dal Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno con lavori importanti e grandi finanziamenti, che consentirà alla Valdichiana, polmone fondamentale dell’agricoltura della Toscana, di ricevere da una distanza di 60 km in linea d’aria le acque del Tevere dall’invaso di Montedoglio.
La giornata si è conclusa con la firma del Patto per l’acqua, un documento condiviso da istituzioni, consorzi e organizzazioni agricole che definisce dieci impegni per un’agricoltura toscana più sostenibile e competitiva.
Tra gli obiettivi: migliorare la gestione ed efficienza delle risorse idriche, potenziare e completare le infrastrutture irrigue collettive, garantire equità e sicurezza nell’approvvigionamento, valorizzare il ruolo dell’agricoltura nella tutela del paesaggio e nella resilienza climatica.