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Vergemoli festeggia il primo nato dopo 10 anni: la rinascita del borgo con case a 1 euro

Fiocco azzurro nella frazione di Fabbriche di Vergemoli, in Garfagnana: è un successo anche per il progetto lanciato dal Comune per ripopolare  il paese. E ora arrivano anche i fondi del Pnrr

Fabbriche di Vergemoli

Grande festa a Vergemoli, piccolo borgo in Garfagnana nel comune di Fabbriche di Vergemoli, dove è nato il primo bambino dopo dieci anni. Mattia, venuto alla luce ieri all’ospedale San Francesco di Barga da mamma Celia Ballerini e papà Vittorio Giannecchini, è infatti la prima nascita che si registra in un decennio nella piccola frazione.
In suo onore oggi lo storico Ponte della Dogana a Fabbriche di Vallico si illuminerà di azzurro, come ha annunciato il sindaco Michele Giannini.

Il successo di case a 1 euro

Dopo Mattia potrebbe arrivare nuovi piccoli residenti a breve, grazie al successo di case a 1 euro, l’iniziativa lanciata nel 2020 dal Comune per combattere lo spopolamento, regalando le case abbandonate e da ristrutturare a chi sognava di vivere in una piccola realtà immersa nella natura.

L’idea ha funzionato: in quattro anni 130 famiglie hanno acquistato un’abitazione e ci sono 36 nuovi residenti, tra cui 8 bambini in età scolare. Un ottimo risultato per il progetto che adesso si allargherà anche ai vicini comuni di Camporgiano e Villa Basilica, partner di Fabbriche di Vergemoli nel bando Pnrr.

Sarà infatti realizzato un ufficio per l’attrazione residenziale, con l’obiettivo di continuare a richiamare nuova popolazione, soprattutto famiglie giovani.

I fondi del Pnrr per incentivare l’agricoltura

Ma non finisce qui. Fabbriche di Vergemoli, insieme sempre ai comuni di Camporgiano e Villa Basilica, sta lanciando un nuovo progetto per potenziare la “Banca della Terra” grazie a fondi del Pnrr, e incentivare i giovani che vogliono aprire un’azienda agricola sul territorio.

I tre enti infatti invitano tutti i proprietari che hanno terre abbandonate od incolte a comunicare la loro disponibilità, per metterli poi in contatto con eventuali acquirenti o affittuari.
I Comuni destineranno inoltre un incentivo, pari al costo delle tasse di successione e di vendita per i terreni incolti e abbandonati, a chi li acquisterà per coltivarli, in anticipo sulla legge nazionale in materia già in discussione con la riforma degli enti locali.

“Con questo intervento di potenziamento della Banca della Terra – spiega il sindaco Giannini – ci aspettiamo un aumento di terre coltivabili o da dedicare alla silvicoltura, come attrazione di giovani agricoltori biologici.”
“L’intervento ha connessioni funzionali con gli interventi di attrattività residenziale e produttiva. Inoltre, promuove valori di inclusione sociale, come il potenziale inserimento di giovani e donne imprenditori in agricoltura” aggiunge il sindaco di Camporgiano, Francesco Pifferi.

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