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Una terrazza sulla Valdera tra icone russe e Giganti

Peccioli “Borgo dei Borghi 2024” conquista i visitatori tra pregevoli testimonianze medievali e suggestive opere di arte contemporanea

Peccioli borgo d’arte

Adagiato sulle colline, Peccioli sembra protendersi verso il cielo con lo svettante campanile della Pieve di San Verano. Il paese nel cuore della Valdera si trova a metà strada tra la città della Vespa, Pontedera e la culla dell’alabastro: Volterra. Una posizione strategica per un paese che sfiora le 5mila anime.

Fresco di vittoria nel concorso Borgo dei Borghi 2024, Peccioli detiene la bandiera arancione del Touring Club a sottolineare l’alto livello dell’accoglienza turistica. Non mancano le attrattive per i visitatori a cominciare dalla storica Pieve di San Verano con la torre campanaria che cattura subito l’attenzione del turista prima ancora di entrare in paese.

All’elenco si aggiungono il museo di arte sacra e il Palazzo Pretorio con la collezione di icone russe, il museo archeologico e la chiesa della Madonna del Carmine. Subito fuori l’abitato ecco il Parco Preistorico di Peccioli e la discarica con gli iconici Giganti e i teatri all’aperto per la gioia degli amanti dell’arte contemporanea.

La Pieve di San Verano

La Pieve di San Verano risalente all’undicesimo secolo rivela lo stile romanico pisano fin dalla facciata. Un tempio citato in vari atti e perfino nelle bolle di papa Alessandro III come “Plebem de Peccioli”. Iconico il campanile, progettato dall’architetto Luigi Bellincioni. di gusto moresco: nato come prolungamento dell’antica torre romanica. Dall’alto del campanile un terrazzamento ottagonale per godere della vista panoramica.

Numerosi gli interventi di restauro all’interno della Pieve di San Verano, dopo l’incendio nel 1688, soprattutto all’interno. Percorrendo le navate si possono osservare opere d’arte di scuola pisana: una Madonna con bambino e due angeli realizzata da Enrico di Tedice, il San Nicola e storie della sua vita attribuita a Michele di Baldovino, ed una Madonna con bambino e Santi Verano, Giacomo Maggiore, Monica e Caterina di Neri di Bicci.

Peccioli e la Valdera

Il museo di arte sacra

Peccioli regala sorprese ad ogni passo. Percorrendo il lato nord della chiesa ecco che la Cappella dell’Assunta, aggiunta nel 1580, è divenuta da alcuni anni uno spazio espositivo. Nel 2009 si è trasformata nella sede del Museo di Arte Sacra con varie opere direttamente dalla pieve, dalla Compagnia della Santissima Assunta e dalla Chiesa della Madonna del Carmine.

Il Palazzo Pretorio

In Piazza del Popolo caratterizzata dal bel loggiato, spiccano gli stemmi di ben 19 podestà in facciata a rivelare subito l’antica funzione del Palazzo Pretorio. Simbolo della Peccioli medievale è il luogo dove le nobili famiglie esercitavano il potere. Oggi ospita un vero e proprio tesoro: tre collezioni di icone russe.

Il museo delle icone russe

A dare il via alla collezione, nel 2000, la donazione del giornalista Francesco Bigazzi, per molti anni corrispondente nell’ex Urss: fu lui a donare le prime 60 icone russe appartenenti a un periodo tra il XIX e il XX secolo. Si sono poi aggiunte la Collezione di icone lignee e di bronzo Belvedere Spa e la Collezione di icone di bronzo – Donazione Giuseppe e Paola Berger per dare vita al primo museo delle icone russe. Infine nelle sale del Palazzo Pretorio sono esposte le opere della Collezione Incisioni e Litografie – Donazione Vito Merlini.

Il Museo Archeologico

A vent’anni il Museo Archeologico realizzato per esporre i reperti dal vicino sito archeologico di Ortaglia. Uno spazio espositivo per vedere esposte le testimonianze antiche della città e del territorio circostante. Non solo Ortaglia, ci sono pure i reperti dalla tomba etrusca di Legoli e dal sito di Santa Mustiola a Ghizzano. Tra i pezzi di pregio figura una kylix attica a figure rosse, attribuita al pittore greco Makron.

Il Parco Preistorico di Peccioli – © Marta Mancini

Il parco preistorico di Peccioli

Il Parco Preistorico di Peccioli, aperto nel 1977, è una tappa obbligata per le famiglie che qui hanno davvero la possibilità di compiere un viaggio nel passato. All’interno del parco sono esposte 22 ricostruzioni di dinosauri tra cui un T-Rex, un Brachiosauro, un Orso delle caverne, un Mammut lanoso e perfino l’Uomo di Neanderthal.

La discarica di Peccioli

La discarica di Peccioli è la dimostrazione che i rifiuti possono essere una risorsa sotto tutti i punti di vista. Non solo il loro recupero consente il riciclo e produce energia ma soprattutto genera risorse. Grazie ai ricavi giunti dallo smaltimento il Borgo dei Borghi ha deciso di portare avanti un progetto d’arte contemporanea unico al mondo.

Una galleria d’arte contemporanea en plein air con contributi artistici di grandi nomi: dall’affresco di Sergio Staino popolato da un mondo fiabesco di rane, lucertole, libellule, scarabei, chiocciole e cavallette alle decorazioni di David Tremlett sulle barriere di contenimento dell’impianto di smaltimento rifiuti. Iconici i Giganti creati dal gruppo Naturaliter.

Per visitare l’impianto di smaltimento dei rifiuti si può visitare il sito di Belvedere Spa: le visite si tengono dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17 e sabato dalle 9 alle 13. La discarica è aperta la terza domenica del mese dalle 10.30 alle 16.

Cosa vedere nei dintorni

Tra le colline si snodano alcuni percorsi naturalistici da affrontare per conoscere al meglio il territorio: il percorso del fiume Era e quello del Molino di Ripassaia, il percorso delle Colline per Legoli e quello della Bianca e infine il percorso dell’anello di Cedri.

In mezzo a vigneti e uliveti non mancano le frazioni da visitare: ecco il borgo di Fabbrica con il castello risalente al 1284 e la chiesa medievale di Santa Maria Assunta. A Legoli nella cappella di Santa Caterina vale il viaggio il tabernacolo disegnato da Benozzo Gozzoli. Libbiano ospita un osservatorio astronomico e un centro didattico per gli appassionati di astronomia e scienza.

Gli amanti dell’arte contemporanea non possono perdersi Ghizzano con le opere di Alicja Kwade, Patrick Tuttofuoco e David Tremlett. Non lontano ecco Lajatico con l’anfiteatro naturale trasformato in Teatro del Silenzio per volere del maestro Andrea Bocelli, Lari con il Castello dei Vicari, Pontedera la città della Vespa, Palaia realtà ormai sempre più significativa nel mondo dell’enologia, Montecatini Val di Cecina e infine Volterra, celebre nel mondo per le sue opere in alabastro.

Il Teatro del Silenzio a Lajatico

Come arrivare a Peccioli

Il pregio di Peccioli è di essere un borgo facilmente raggiungibile da quasi tutte le città della Toscana. A soli 15 km dal paese ecco le due uscite di Pontedera dalla Strada di Grande Comunicazione FI-PI-LI a collegare Firenze, Pisa e Livorno. Corre inoltre parallela la “superstrada”.

In alternativa si può ricorrere al treno lungo la linea ferroviaria Firenze-Pisa. La stazione ferroviaria più vicina è Pontedera-Casciana Terme. Da Pontedera è infine attivo un servizio di bus extraurbani per collegare Peccioli e le frazioni.

 

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