Attualità/

Castagna, patto Regione-Anci per valorizzare una filiera d’eccellenza

Per l’assessora Saccardi puntare sulla castanicoltura è uno strumento fondamentale soprattutto nella fase di ripartenza

Il foliage nei castagneti del Monte Amiata

Una filiera produttiva di eccellenza, cinque denominazioni d’origine tra marroni e farine e 33mila ettari destinati ad alberi da frutto: questo il biglietto da visita di castagne e castagneti in Toscana. Una coltivazione di qualità che non produce solo castagne ma anche farine, miele e in alcune zone legname. Una realtà da salvaguardare: questo lo scopo del protocollo di intesa che Regione Toscana e Anci Toscana, in rappresentanza delle Unioni dei Comuni montani, firmeranno a tutela di una risorsa di grande valore sia in termini socio-economici che ambientali.

Negli ultimi anni, fattori ambientali esterni e patogeni, dovuti ai cambiamenti climatici, all’abbandono della coltivazione dei boschi di castagno da frutto, all’ingresso nell’habitat locale di parassiti animali – il cinipide del castagno – e vegetali – il fungo gnomoniopsiscastaneae – hanno causato gravi problemi alle principali produzioni castanicole. Di qui la la necessità di intervenire a sostegno del settore che si è ridotto notevolmente attraverso azioni coordinate e strutturate sull’intero territorio regionale.

L’assessora Stefania Saccardi

Questo protocollo – spiega la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardirappresenta un risultato importante in questa direzione. L’accordo è frutto del lavoro svolto attraverso il tavolo sulla castanicoltura di Anci, insediato per volontà della Regione, che ha consentito un monitoraggio attento sulle criticità e le prospettive. Sarà uno strumento fondamentale – conclude – soprattutto in questa fase di ripartenza di tutte le attività produttive dopo l’emergenza pandemica”.

Si tratta di un passaggio importante – ha detto Tommaso Triberti, sindaco di Marradi e consigliere del presidente Giani per i rapporti con i Comuni montani e con i piccoli borghi, – per uno dei settori di eccellenza della nostra Regione, che merita di avere un ruolo sempre più centrale nelle scelte strategiche della Toscana. La salvaguardia e la conservazione dei nostri castagneti e la volontà di sostenere e tutelare la castanicoltura sono obiettivi centrali che devono vederci lavorare insieme. Il futuro della montagna passa anche da queste scelte”.

Una strategia di valorizzazione

L’obiettivo principale del protocollo Anci-Regione è promuovere una strategia di valorizzazione della castanicoltura insieme ad azioni di prevenzione e di tutela dello stato di salute dei castagneti toscani. In particolare, grazie all’accordo verrà sviluppata una rete capillare di monitoraggio e mappatura delle condizioni delle diverse aree di produzione.
Per il miglioramento dello stato di conservazione dei castagneti, sia da frutto che da legno, si punterà alla valorizzazione delle varietà locali e alla diffusione di corrette pratiche agronomiche e cure selvicolturali: per accrescere il valore economico-paesaggistico della castanicoltura, ma anche per favorire investimenti e attività legate al castagno a sostegno dello sviluppo dell’economia territoriale.

I numeri del settore in Toscana

E’ il 15 per cento, pari a 177mila ettari la superficie destinata a castagni in Toscana. Di questi, 33mila ettari sono castagneti da frutto, solo la metà destinati alla produzione di castagne. Cinque le denominazioni d’origine: Marrone del Mugello Igp, Marrone di Caprese Michelangelo Dop, Castagna del Monte Amiata Igp, Farina di Neccio della Garfagnana Dop e la Farina di Castagne della Lunigiana Dop.

La Toscana è in ogni caso una delle regioni dove il castagno è maggiormente diffuso e la castanicoltura da frutto riveste storicamente un’importanza rilevante soprattutto nell’ambito appenninico. E’ anche la regione che raccoglie il maggior numero di associazioni (11) che da sole rappresentano quasi il 70% del totale italiano, oltre a 6 tra consorzi e cooperative e 31 tra Comuni e Unioni di Comuni.

I più popolari su intoscana
intoscana
Privacy Overview

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.