Una piattaforma digitale per abbattere le barriere e segnalare in tempo reale i percorsi accessibili. È la missione per garantire l’autonomia di Kimap. Il progetto è stato sviluppato dalla cooperativa ReteSviluppo – insieme a Kinoa Innovation Studio di Firenze – e nei giorni scorsi ha ricevuto il premio nazionale “Coltivare la Speranza”.
Il riconoscimento promosso da Confcooperative e FondoSviluppo è stato attribuito “per aver coniugato tecnologia, inclusione e partecipazione – si legge nelle motivazioni – in un progetto capace di migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità, offrendo un servizio utile alla collettività e costruendo comunità più accessibili”.
Come funziona Kimap
Kimap è un’app mobile gratuita pensata per migliorare la vita delle persone con disabilità motoria. Attraverso una mappa interattiva, l’app consente agli utenti di visualizzare in tempo reale i dati sull’accessibilità dei luoghi di interesse intorno a loro: strade, negozi, musei, servizi, edifici pubblici e privati. In Toscana sono state fatte mappature a Firenze, Pisa, Prato e Grosseto.
L’obiettivo è semplice ma potente: offrire informazioni affidabili e aggiornate per favorire scelte consapevoli e libere su dove andare. Kimap permette inoltre di accedere a guide accessibili, ovvero raccolte tematiche di percorsi e luoghi già mappati, pensati per essere fruibili in sicurezza da parte di tutti.
Kimap, una mappatura partecipativa
Tutto questo grazie a una tecnologia brevettata e a un modello di mappatura partecipativa: ogni utente può contribuire a segnalare problemi. A realizzarlo è stata ReteSviluppo, coop fondata a Firenze nel 2008 da un gruppo di giovani ricercatori e professionisti insieme a Kinoa Innovation Studio, azienda tecnologica dello stesso gruppo.
“Kimap è un esempio concreto di come le cooperative possano mettere insieme tecnologia, intelligenza collettiva e impatto sociale – dicono da Confcooperative Toscana –. Il premio ricevuto da ReteSviluppo è un riconoscimento importante per tutto il terzo settore toscano, che continua a innovare per migliorare la vita delle persone”.
Il progetto è già attivo in diverse città italiane e punta ad allargare la rete coinvolgendo pubbliche amministrazioni, associazioni e cittadini, con l’obiettivo di costruire mappe collaborative dell’accessibilità urbana e rendere la mobilità un diritto davvero garantito a tutti.