© Claudio Giovanni (Ansa)

Attualità /

Gran Premio MotoGP, Paolo Poli: “160 mila spettatori attesi, il Mugello è in salute”

Il direttore dell’autodromo ci racconta i numeri, le sfide logistiche, le prospettive del contratto con Dorna e il valore economico del Gran Premio d’Italia

Alla vigilia del Gran Premio d’Italia al Mugello, il direttore dell’autodromo Paolo Poli fa il punto su pubblico, organizzazione, prospettive future e ricadute economiche dell’evento più atteso dell’anno per i fan del motociclismo. L’intervista è anche l’occasione per riflettere sul ruolo che il circuito gioca per il territorio e sull’evoluzione del rapporto con Dorna, in vista della scadenza del contratto nel 2026.

Direttore, che Gran Premio dobbiamo aspettarci? Che pubblico ci sarà e come sono andate le prevendite?

Le prevendite sono andate decisamente bene fino all’inizio di maggio, con incrementi percentuali spaventosi, tanto da farci quasi allarmare per via della capienza massima. Poi dalla fine di aprile si è affievolita, anche perché, come sapete, c’era grande attesa per la sfida Bagnaia–Marquez, ma Pecco in questa fase sta subendo un po’, e questo si è riflesso sulle vendite. Detto questo, siamo a un +10% rispetto allo scorso anno, che era già andato molto bene. Ci aspettiamo un totale intorno ai 160–170 mila spettatori.

Un ritorno alla dimensione pre-Covid, insomma?

Sì, anche grazie a un picco di acquisti per il venerdì e il sabato. Siamo tornati all’evento vissuto tutto il weekend, dal giovedì alla domenica, non più solo la gara spot della domenica. Gli spalti si stanno riempiendo, e i camper già oggi sono numerosissimi. Questo significa che il Mugello e il campionato MotoGP sono in grande salute.

La vicinanza con altri eventi motoristici come Formula 1 a Imola e Superbike a Misano può influire negativamente?

Personalmente non credo. Non abbiamo riscontrato picchi particolari, né in più né in meno. Anzi, abbiamo sfruttato la F1 di Imola come occasione di comunicazione: abbiamo investito per raggiungere anche quel pubblico, magari incuriosito dalla MotoGP.

Come ogni anno, avete fatto investimenti per la sicurezza. Su cosa vi siete concentrati in particolare?

Per noi la sicurezza è una priorità. Investiamo mediamente 2 milioni di euro l’anno per migliorare le infrastrutture della pista, le vie di fuga e i servizi per il pubblico. È una rincorsa continua, perché le velocità aumentano – oggi siamo intorno ai 366 km/h sul rettilineo – e serve sempre maggiore attenzione. Il pubblico poi è più esigente, e ogni anno l’autodromo deve essere più accogliente.

© Claudio Giovanni (Ansa)

E sul fronte delle infrastrutture esterne?

Quello è il nostro tallone d’Achille. La situazione non è semplice e quest’anno è stata aggravata dalle alluvioni di marzo. Stiamo lavorando con Città Metropolitana e Regione Toscana per cercare soluzioni. Intanto gestiamo al meglio ciò che c’è, soprattutto la fase critica della ripartenza post-gara. Da qui è nata, anni fa, l’idea dell’invasione pacifica della pista, che è diventata un appuntamento amato dal pubblico e ci permette anche di diluire i flussi in uscita.

Il Mugello, quindi, non dorme mai…

Esatto. E quest’anno lo dimostrano i numeri: siamo tornati ai 1600 camper presenti negli spazi dell’autodromo. Chi vuole può rimanere fino a lunedì sera: è un modo per vivere l’intero weekend, tra motori, passione, Italia e Toscana.

Qual è la ricaduta economica di un evento del genere?

L’ultimo studio IRPET parlava di 116 milioni di euro di ricaduta annua. Oggi stimiamo tra i 30 e i 40 milioni per il singolo evento. Ma vogliamo aggiornare questi dati con uno studio a fine anno, per misurare con precisione l’impatto sull’intero territorio.

E la popolazione locale come vive il Gran Premio?

Lo sente. Stiamo parlando di realtà come Scarperia, Borgo San Lorenzo, non certo città con grandi numeri. Ma c’è coinvolgimento, anche attraverso le associazioni che gestiscono parcheggi e servizi. È un impegno grande, ma genera un beneficio diffuso, e la partecipazione è forte.

Il contratto con Dorna scade nel 2026. State trattando il rinnovo?

Sì, stiamo parlando. Ad oggi non ci sono grandi novità, ma la nostra volontà è di proseguire, se ci saranno le condizioni economiche. I nostri interlocutori sono Dorna.

Per sabato e domenica sono previsti ospiti speciali?

Ci saranno Gattuso, Cannavaro, Cesare Cremonini (a cui è dedicata la livrea speciale della VR46 ndr) ed è stato annunciato anche Keanu Reeves,… L’inno sarà cantato da Pierdavide Carone e ci sarà anche Lucio Corsi, che avevamo già contattato prima del suo successo a Sanremo. Vogliamo offrire anche un contorno glamour. Abbiamo invitato anche alcuni big del tennis, come Jasmine Paolini, ma questo periodo è talmente saturo di eventi che non tutti potranno esserci.

Questo cambio di data vi ha penalizzato?

In realtà no. È stato un esperimento con Dorna per capire se questa collocazione potesse portare benefici, uscire da un periodo affollato. Direi che abbiamo avuto ragione e siamo stati anche fortunati perchè questa settimana è meno calda rispetto alla scorsa. Dobbiamo continuare a monitorare gli effetti. Vorrei però, se Dorna venisse dietro al mio pensiero, tornare alla nostra data precedente.

I più popolari su intoscana