Ci sono le Bandiere Blu, che certificano la qualità ambientale delle spiagge e delle località balneari italiane, ma ci sono anche le Spighe Verdi, riconoscimento della FEE-Foundation for environmental education, assegnato ai borghi e comuni che puntano sulle buone pratiche ambientali e s’impegnano per lo sviluppo sostenibile del territorio e la valorizzazione del proprio patrimonio rurale.
Nel 2025 questi comuni virtuosi salgono a 90, rispetto ai 75 dello scorso anno: si è infatti appena chiusa la decima edizione del riconoscimento Spighe Verdi, che ha festeggiato 17 nuovi ingressi e lasciato fuori solo 2 comuni, non confermati.
Le Spighe Verdi 2025 sono state assegnate in una cerimonia al Cnr alla presenza dei sindaci vincitori, in 15 Regioni.
Il Piemonte ottiene il maggior numero di riconoscimenti con 18 Spighe Verdi, seguito dalla Calabria con 10 località e Marche con 9; a pari merito con 8 riconoscimenti ciascuna Toscana, Umbria e Puglia, segue la Campania con 7. Sono, invece, 5 le località del Lazio, 3 in Sicilia, in Abruzzo, 2 in Veneto, Basilicata e Lombardia e 1 in Emilia-Romagna.
Gli otto comuni toscani che sono stati riconfermati nelle “Spighe Verdi” sono: Castellina in Chianti, Gambassi Terme, Bibbona, Castagneto Carducci, Massa Marittima, Castiglione della Pescaia, Grosseto, Orbetello.
Tutte le Spighe Verdi 2025
I 90 comuni che possono fregiarsi della Spiga Verde 2025 si trovano in 15 regioni italiane.
Il Piemonte è in testa alla classifica nazionale con il maggior numero di riconoscimenti: 18 in tutto, tra cui i cinque nuovi ingressi già citati: Acqui Terme, Alba, Bra, Canelli, Carignano, Castiglione Falletto, Centallo, Cherasco, Chiusa di Pesio, Gamalero, Gavi, Guarene, Monforte d’Alba, Narzole, Poirino, Pralormo, Santo Stefano Belbo e Volpedo.
Salgono a 10 le località green della Calabria (Belcastro, Cariati, Crosia, Miglierina, Montegiordano, Roseto Capo Spulico, Santa Maria del Cedro, Sellia Marina, Trebisacce, Villapiana) che si classifica seconda, seguita dalle Marche con 9 comuni certificati, tra cui borghi tra i più belli e noti della regione come Grottammare, Montelupone, Senigallia, Numana e Sirolo, ma anche Esanatoglia, Matelica, Mondolfo e Montecassiano.
Segue la Toscana con 8 riconoscimenti: Bibbona, Castellina in Chianti, Castiglione della Pescaia, Castagneto Carducci, Gambassi Terme, Grosseto, Massa Marittima e Orbetello.
Otto anche le Spighe Verdi dell’Umbria (Deruta, Gubbio, Montecastrilli, Montefalco, Norcia, Scheggino, Todi, Trevi) e della Puglia (Andria, Bisceglie, Castellaneta, Carovigno, Maruggio, Nardò, Ostuni, Troia).
La Campania vanta 7 riconoscimenti: per Agropoli, Ascea, Capaccio-Paestum, Foiano di Val Fortore, Massa Lubrense, Monteforte Cilento e Positano.
Sesto posto per il Lazio con 5 località: Canale Monterano, Gaeta, Rivodutri, Sabaudia e San Felice Circeo; poi la Liguria con 4 riconoscimenti (Andora, Borgio Verezzi, Lavagna, Sanremo) e la Sicilia che arriva a 3 località (Modica, Ragusa, Vittoria), come l’Abruzzo (Gioia dei Marsi, San Salvo e Tortoreto).
Il Veneto è in classifica con 2 comuni rurali (Montagnana e Porto Tolle), come la Basilicata (Nova Siri e Pisticci) e la Lombardia (Ome e Sant’Alessio con Vialone). Chiude l’Emilia-Romagna, con Parma.