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Al via il restauro delle Terme del Corallo, saranno gli “Uffizi del mare”

La Sala della Mescita e il giardino centrale delle Terme diventeranno spazi multifunzionali per eventi e iniziative. Nel complesso saranno esposte le opere Liberty del museo fiorentino

Le Terme del Corallo

Ieri le antiche Terme del Corallo, domani gli Uffizi al Mare. Il gioiello Liberty di Livorno torna a vivere dopo un abbandono durato decenni ma soprattutto si avvia a diventare una delle sedi degli Uffizi diffusi. Un primo decisivo passo verso la rinascita del complesso termale è l’inaugurazione del cantiere. Via ai lavori di restauro del ‘padiglione della mescita‘ e del giardino centrale delle Terme. L’intenzione è, passo dopo passo, di procedere al progressivo recupero anche degli altri spazi.

Il restauro delle Terme del Corallo

La Sala della Mescita sarà recuperata e trasformata in spazio polifunzionale per convegni e esposizioni temporanee. Grazie ai restauri sarà recuperato uno dei due colonnati per collegare il parco pubblico oggi già fruibile al giardino storico destinato anch’esso a ospitare eventi culturali.

La Montecatini a mare della Toscana

Il complesso delle Terme del Corallo, di proprietà del Comune di Livorno, si trova in via degli Acquedotti vicino alla Stazione Ferroviaria. Proprio l’abbattimento del cavalcaferrovia è ritenuto opera prioritaria per un pieno recupero dell’impianto.

Il complesso fu inaugurato nel 1905 e costruito su progetto dell’ingegnere Angiolo Badaloni. Venne realizzato a seguito della scoperta nel 1856, di cinque sorgenti di acque salutari in tutto e per tutto simili a quelle delle Terme di Montecatini. Al punto che il complesso veniva definito la Montecatini a mare della Toscana.

Terme del Corallo, Livorno

Com’erano le Terme del Corallo

Lo stabilimento, in stile Liberty, si compone di un corpo centrale e di due padiglioni laterali collegati da un porticato con alte colonne. In giardino spicca la fontana con i putti in terracotta. Il fabbricato centrale era utilizzato per concerti e congressi, il salone centrale era caratterizzato da un ampio lucernario a vetri colorati.

Nel padiglione sinistro era presenti gli studi medici con sale e il laboratorio chimico-farmacologico. Il padiglione destro aveva la sala da conversazione e la Sala della Mescita. Ambiente quest’ultimo arricchito da ceramiche e maioliche della ditta fiorentina Maioliche Cantagalli, proprio dove sgorgava l’acqua delle cinque sorgenti.

I dettagli architettonici stanno a testimoniare l’eleganza della struttura che ospitò anche un Grand Hotel: gli infissi lignei, i fregi ad elementi naturalistici, le maioliche smaltate disegnate dal pittore fiorentino Ernesto Bellandi e realizzate dalla Maioliche Cantagalli, le decorazioni in cemento plastico realizzate da Gaetano Sammoggia.

Un evento importante per la Toscana

Il presidente della Regione Eugenio Giani ha salutato con un messaggio la riqualificazione delle Terme del Corallo. “Questo bellissimo complesso veniva chiamato Acque della Salute e rappresenta una delle più significative architetture della città. E’ un’opera che risente delle influenze culturali ed artistiche del primo Novecento. L’inizio del suo pieno recupero, dopo aver visto rinascere parte del Parco, non può che essere salutato come un evento importante per Livorno e la Toscana” ha sottolineato il governatore.

L’inizio del restauro del padiglione delle mescite e del giardino centrale delle Terme del Corallo è fondamentale per la realizzazione del più ampio progetto di riqualificazione urbana fino al Cisternone e che porterà, insieme a Regione e Uffizi, alla nascita degli Uffizi al Mare.

La presentazione dei restauri delle Terme del Corallo – © Comune di Livorno

Le Terme del Corallo, casa della cultura

Il sindaco Luca Salvetti ha aggiunto durante l’inaugurazione del cantiere: “Questa struttura liberty, che sarà ulteriormente valorizzata dall’abbattimento del cavalcaferrovia, diventerà il fulcro dell’attività culturale livornese, crocevia di turisti e una porta d’ingresso alla città finalmente degna e strutturata”.

Antonio Mazzeo presidente del Consiglio Regionale ha ricordato quella giornata di dicembre 2020 quando venne dato l’annuncio che il complesso avrebbe ospitato gli Uffizi Diffusi: “C’era la voglia di far tornare a splendere uno dei luoghi simbolo più belli di Livorno e della nostra regione. Adesso siamo all’avvio di questo grande progetto sociale, culturale, turistico. Dopo gli anni della pandemia sapere che si può toccare con mano la ripartenza di questo spazio è un altro messaggio di speranza che mandiamo ai cittadini. Sarà un luogo di grande attrattività non solo a livello regionale. Una bella sfida che possiamo vincere tutti insieme. Noi faremo la nostra parte e continueremo a lavorare in questa direzione“.

L’assessore regionale Stefano Ciuoffo ha aggiunto che “quello di oggi è un momento veramente importante per la città di Livorno e anche per la Toscana. Livorno è una città straordinaria, ma nel passato ha avuto poca attenzione nei riguardi della propria storia, ora però è sulla strada giusta perché questa Amministrazione ha la consapevolezza della cura della città e della valorizzazione del suo aspetto artistico e urbanistico”.

Il progetto degli Uffizi al Mare

Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi, ha ricordato come nei progetti del museo c’è la volontà di esporre una parte delle opere soprattutto del periodo Liberty in questo complesso: “Grazie al lavoro di tanti volontari prende avvio una nuova fase, una fase cruciale per lo sviluppo di questo progetto. L’intero popolo di Livorno ha da anni nel cuore e nella mente di recuperare questo straordinario bene architettonico e paesaggistico e come abbiamo visto nei nostri sopralluoghi è veramente una sede perfetta per il progetto oggi battezzato ufficialmente come Uffizi del mare. Ci sono relazioni strettissime tra Firenze e Livorno, fin dai tempi dei Medici“.  Gli Uffizi al Mare sono quindi l’occasione per ribadire il legame tra le due città.

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