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Sono partiti da Arezzo gli Stati generali delle pari opportunità

Oggi la prima iniziativa: sarà un viaggio nella Toscana delle politiche di genere per creare una rete di ascolto e collaborazione tra istituzioni. Francesca Basanieri, presidente Commissione regionale: “Massimizziamo gli sforzi messi in campo dalla Regione”

donne - © Rawpixel.com

Sono iniziati oggi,  venerdì 13 maggio, ad Arezzo gli Stati generali delle pari opportunità. Gli Stati generali per la prima volta porteranno le buone pratiche delle pari opportunità tra i territori per metterle in condivisione. Sarà un viaggio nella Toscana delle politiche di genere per creare una rete di ascolto e collaborazione tra istituzioni.

Gli Stati Generali serviranno a massimizzare gli sforzi che la Regione sta mettendo in campo per le politiche di genere con la scelta di avere una linea di bilancio dedicata e con il recente rifinanziamento della legge regionale16 in cui tutte le province sono di nuovo coinvolte per portare avanti iniziative e progetti contro gli stereotipi e la lotta alla violenza, per la costruzione di bilanci di genere, per il lavoro delle donne”, ha spiegato la presidente della Commissione regionale Francesca Basanieri.

Ogni intervento, ogni iniziativa portata avanti dalla Giunta e dal Consiglio regionale – ha aggiunto – può generare un vero cambiamento solo se è recepita in maniera omogenea in tutto il territorio regionale e se, nel tempo, diventa strutturale e patrimonio condiviso dalla comunità. Questo è possibile se realmente si costruisce una rete di collaborazione e condivisione di informazioni e buone pratiche che possono essere copiate ed esportate o possono essere da stimolo”.

La Commissione vuole essere lo “strumento a disposizione dei territori per creare una nuova cultura di genere. Il momento storico di difficoltà ma anche di grandi cambiamenti e di opportunità, come quelle che offre il Piano nazionale di ripresa e resilienza ci impongono di lavorare assieme affinché sia realmente possibile dare una svolta culturale alle politiche di parità e ai diritti delle donne e fare in modo che gli interventi messi in campo siano più efficaci e strutturali”.

Mazzeo: “Ora serve lo scatto culturale defiitivo”

Plauso all’iniziativa arriva dal presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo: “Grazie all’impegno della presidente Francesca Basanieri e della Commissione gli Stati Generali permetteranno di confrontarsi e raccogliere le istanze della società civile di tutta la Toscana in materia di politiche di genere ma non solo”.

La Toscana – ha aggiunto Mazzeo – è già molto avanti da questo punto di vista, ma lo scatto culturale definitivo deve essere ancora fatto. Da mesi sto portando avanti un grande progetto che si chiama Toscana 2050 e nell’idea che ho di futuro dobbiamo essere in grado di dare a tutte e tutti esattamente le stesse opportunità”.

Una legge per le pari opportunità

Nel luglio dello scorso anno è stata approvata una legge regionale, su proposta del presidente Mazzeo,  che prevede che tutti gli incarichi regionali dovranno assicurare la parità effettiva tra uomini e donne. Prima, la norma precedente, prevedeva che per qualunque nomina si potessero presentare due nomi, uno di un uomo e uno di una donna, ma alla fine il Consiglio regionale era libero di nominare persone tutte dello stesso sesso. Con la modifica introdotta è obbligata la parità di genere nelle nomine, non solo nella presentazione delle candidature

Quella regola è solo un primo passo, ma è la direzione che vogliamo seguire”, ha concluso Mazzeo.

Gli Stati generali saranno un ulteriore passo nella direzione dell’integrazione e inclusione. Al primo incontro ad Arezzo parteciperà anche la presidente della Provincia, responsabile AUPI per le politiche di genere. I prossimi appuntamenti già organizzati saranno a il 23 maggio Borgo San Lorenzo per la Città Metropolitana di Firenze, il 26 a Prato, il 20 Giugno a Empoli per l’Empolese Valdelsa.

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